Continuano a sentirsi gli effetti dell’articolo 36 del decreto “salva-Italia” (Dl 201/2011) che vieta le doppie poltrone in società concorrenti: banche e assicurazioni, ma anche Sgr e Sim. Ieri si è dimesso dal cda di Generali l’ad di Mediobanca Alberto Nagel, così come il dg di Piazzetta Cuccia, Francesco Saverio Vinci, membro del comitato per la remunerazione del Leone. Il vicepresidente di Generali, Vincent Bolloré, avrebbe invece deciso di restare nel cda del gruppo assicurativo, abbandonando quello di Mediobanca (dove è già nel patto di sindacato alla guida dei soci internazionali). In base all’interpretazione congiunta dell’articolo 36 di Bankitalia, Consob e Isvap, sarebbero a rischio anche le poltrone in Generali di Francesco Gaetano Caltagirone e Lorenzo Pellicioli. Tuttavia i portavoce dei due finanzieri avrebbero fatto sapere che, stando ai pareri legali raccolti, non sussisterebbe l’incompatibilità. Bisognerà vedere se Bankitalia accetterà questa interpretazione; in caso contrario Palazzo Koch potrebbe disporre con atto amministrativo la decadenza dal cda.