Il fronte già rovente dell’affaire Fon- Sai si scalda ulteriormente con la prospettiva di una vivace assemblea degli azionisti di risparmio, che si terrà probabilmente in terza convocazione questo venerdì, 13 aprile. La convocazione dell’assemblea speciale, resa nota da un comunicato della compagnia, è stata richiesta da un gruppo di investitori e formalizzata da un solo socio e prevede, tra i punti all’ordine del giorno «l’esame della proposta di delibera di aumento di capitale » e la «valutazione della natura del danno cagionato dagli amministratori alla categoria e decisioni conseguenti inmerito alla loro responsabilità ». L’operazione di ricapitalizzazione da 1,1 miliardi che è alla base del piano di integrazione con Unipol, infatti, prevede l’emissione di una nuova categoria di azioni di risparmio con diritti diversi dalle saving attualmente in mano agli azionisti. Per quanto riguarda l’altro punto segnato all’ordine del giorno, nella relazione che accompagna la richiesta di convocazione dell’assemblea si fa invece riferimento alla carenza di informazioni, alle varie indiscrezioni filtrate sulla stampa e alle indagini Consob che «hanno fatto emergere numerosi episodi di possibile malagestio da parte degli amministratori e di omissione in vigilando da parte degli organi di controllo, nonché l’esistenza di un rapporto di non sola fonitura di servizi di credito da parte di alcune banche, in particolare socie o con interessi diversi». Pertanto, prosegue il documento, «l’esperibilità dell’azione di responsabilità o di risarcimento danni deve essere verificata, anche sulla base delle iniziative che sperabilmente i nuovi amministratori e le autorità di vigilanza vorranno adottare ». Anche se, il 9 marzo scorso, il rappresentante comune degli azionisti di risparmio nella sua relazione aveva definito «dubbia la possibilità di esperire un’azione di responsabilità negli confronti degli amministratori della società da parte della categoria » degli azionisti risparmio.