Spunta un altro dei «soliti noti» nell’intricata vicenda Fondiaria- Sai. Dopo che di recente il finanziere e immobiliarista Alessandro Proto aveva acquistato azioni della compagnia, questa volta entra in scena Andrea Tempofosco, che nei giorni scorsi ha promosso una sollecitazione di deleghe di voto in vista dell’assemblea speciale degli azionisti di risparmio che dovrebbe riunirsi il 13 aprile in terza convocazione. Tra i punti all’ordine del giorno dell’assise, convocata dal rappresentante comune Sandro Quagliotti, l’esame della proposta di delibera di aumento di capitale sociale di Fonsai, da 1,1 miliardi, «ed eventuale approvazione»; la «valutazione della natura del danno cagionato dagli amministratori alla categoria e decisioni conseguenti in merito alla loro responsabilità»; l’«esame e approvazione rendiconto del rappresentante comune». Il punto 4 prevede, poi, la costituzione del fondo previsto dal Tuf per far fronte alle spese necessarie alla tutela degli interessi della categoria è rimessa all’assemblea. Secondo Quagliotti, «a prescindere dalla sussistenza o meno di un danno cagionato dagli amministratori della società alla categoria speciale, appare dubbia la possibilità di esperire un’azione di responsabilità negli confronti degli amministratori della società da parte della categoria stessa». In disaccordo Tempofosco, già amministratore delegato diMillennium Sim (in questo ruolo fu sanzionato da Consob nel 2009 per vendite allo scoperto sulle azioni Dea Capital) e presidente della società quotata Investimenti e sviluppo, pronto a dare battaglia. Il timoniere di Millennium Sim, dopo avere messo in discussione l’operato degli amministratori di Fonsai (c’è un’indagine della Procura in corso), sostiene: «L’esperibilità dell’azione di responsabilità o di risarcimento danni deve essere verificata».Da qui la proposta di Tempofosco «di dare mandato al rappresentante comune di utilizzare il fondo di cui al punto 4 per esperire le opportune iniziative al fine verificare l’esperibilità dell’azione di responsabilità o di risarcimento danni anche sulla base delle iniziative che sperabilmente i nuovi amministratori e le autorità di vigilanza vorranno adottare». Se Tempofosco raggiungerà quest’obiettivo si vedrà, ma intanto val la pena di ricordare che il numero uno di Millennium Sim detiene direttamente, in deposito presso due intermediari, titoli pari all’1,54% delle azioni di risparmio emesse da Fonsai. Pure la Sim genovese ha in mano azioni di risparmio della compagnia (310mila unità), ma, curiosamente, non partecipa alla sollecitazione. Ca.Sco.