La prLa procedure giudiziaria potrebbe essere annullata e Total uscire indenne dal naufragio della petroliera Erika, avvenuto il 12 dicembre 2009.
Nel suo rapporto presso la Corte di cassazione l’avvocato generale ha infatti suggerito l’annullamento della sentenza del 30 marzo 2010 emessa dalla corte d’appello di Parigi, che non solo ha riconosciuto la responsabilità penale del noleggiatore (375.000 €), oltre che a quella della società di classificazione Rina, dell’armatore Giuseppe Savarese e du gestore Antonio Pollara, ma ha anche valutato il «danno ecologico puro» a oltre 200 mln €.
Lo rivela il quotidiano francese Liberation, che si è procurato una copia del parere dell’avvocato generale, preparato in vista della pronuncia della corte di cassazione, il 24 aprile prossimo.
Sul piano penale, egli stima infatti che la giurisdizione francese non sia competente riguardo ad un evento inquinamento certo avvenuto in Francia, ma a titolo di naufragio nelle acque internazionali.
Non importa quindi, secondo il parere dell’avvocato, che la marea nera generata dall’affondamento abbia danneggiato soprattutto le coste francesi: ciò che conta per determinare la competenza giuridica è il punto in cui il naufragio è avvenuto. Trattandosi in questo caso di acque internazionali, la competenza va alla giustizia del Paese in cui la nave è registrata, quindi Malta.
Sul piano civile, l’avvocato non mette in discussione il principio di responsabilità, ma considera che il danno ecologico detto puro non presenti le caratteristiche di un danno risarcibile.
In effetti la semplice esistenza di un danno non è sufficiente per dare diritto ad un indennizzo, occorre che ci siano le condizioni, in particolare, deve aver colpito qualcuno o il suo patrimonio.
Il danno all’ambiente non causa un danno patrimoniale a qualcuno in particolare, ma colpisce l’umanità nella sua globalità. Su questo si basa il parere dell’avvocato.
La Corte di Cassazione non è obbligata a seguire il parere del suo avvocato generale, ma di certo le sue conclusioni possono avere una forte influenza sulla decisione finale.