Restyling in vista per l’assicurazione infortuni in ambito domestico. Con un ordine del giorno dello scorso 20 aprile, infatti, il consiglio d’indirizzo e vigilanza dell’Inail (Civ) propone: a) di mantenere inalterato il costo dell’assicurazione; b) d’innalzare il limite d’età da 65 a 70 anni per l’obbligo di assicurazione; c) di prevedere l’erogazione dell’assegno assistenza personale continuativa (Apc); di valutare la possibilità d’introdurre l’unificazione dei postumi da più infortuni con l’aumento del premio dalle attuali 12,91 a 13,50 euro.
L’assicurazione casalinghe copre i rischi degli infortuni in ambito domestico. Si rivolge a coloro che, in età tra i 18 ed i 65 anni, svolgono in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propria famiglia e dell’ambiente in cui si dimora. Sono esclusi coloro che svolgono altra attività che comporti l’iscrizione a forme obbligatorie di previdenza; mentre il premio è a carico dello Stato se l’assicurato ha un reddito che non supera i 4.648,11 euro e appartiene a nuclei familiari con reddito complessivo non superiore a 9.296,22 euro.
Per iscriversi all’assicurazione (che è obbligatoria per chi rientra nei precedenti requisiti) occorre versare il premio assicurativo con il bollettino predisposto dall’Inail, sul quale vanno indicati anche i propri dati personali. L’importo da versare è pari a euro 12,91; non è frazionabile su base mensile, ma è deducibile ai fini fiscali.
Nell’ordine del giorno approvato il 20 aprile, il Civ dell’Inail ha formulato una serie di proposte per il miglioramento della tutela assicurativa. Le proposte arrivano in considerazione del risultati di un monitoraggio degli infortuni in ambito domestico effettuato sul periodo dal 1° marzo 2001 fino al 31 dicembre 2010, nonché del progressivo decremento registrato nel numero delle iscrizioni, in termini di mancati rinnovi in costanza di requisiti e/o di mancata acquisizione di nuovi assicurati; un dato, quest’ultimo, che secondo il Civ potrebbe far derivare anche un’inadeguatezza dell’attuale sistema di tutela alle esigenze dell’utenza. Secondo il Civ queste considerazioni evidenziano anche l’opportunità di mantenere il costo dell’assicurazione entro livelli contenuti e di garantire il positivo rapporto tra costi e benefici. Dunque, come prima proposta suggerisce di mantenere inalterato il costo dell’assicurazione (attualmente è pari a 12,91 euro, come già ricordato). La seconda proposta è relativa all’innalzamento del limite d’età, per l’obbligo di assicurazione, dagli attuali 65 a 70 anni. In questo modo verrebbe garantita una maggiore «numerosità» di iscritti e di contribuenti alla tutela infortunistica. Infine, ultima proposta è l’erogazione dell’assegno di assistenza personale continuativa (Apc). Attualmente, le prestazioni previste sono tre: la rendita diretta (in caso di inabilità dal 27% al 100%), la rendita ai superstiti e l’assegno funerario. L’Apc spetterebbe in caso di inabilità del 100%.