A seguito delle affermazioni pubblicate dall’articolo a firma di Roger Abravanel sul Corriere della Sera del 10 aprile, il Sindacato Nazionale Agenti di assicurazione SNA ribadisce attraverso una nota che l’abolizione delle clausole di esclusiva nei mandati agenziali non ha in alcun modo contribuito all’incremento delle tariffe rc auto.

Al contrario” afferma recisamente Giovanni Metti, Presidente dell’associazione di rappresentanza degli agenti assicurativi professionisti “l’introduzione del plurimandato, costringendo loro malgrado le imprese ad aumentare la reciproca concorrenza, ha consentito un ribasso delle tariffe rca nell’arco temporale 2007-2009. Purtroppo, la strenua opposizione messa in atto dalle compagnie contro l’abolizione dell’esclusiva non permette un pieno dispiegamento delle potenzialità concorrenziali e dunque virtuose della Legge 40/2007, meglio nota come Legge Bersani”.

Per quanto riguarda la “fragilità dei colli degli Italiani”, le responsabilità sarebbero, secondo lo SNA, da attribuire alle compagnie che non hanno efficacemente contrastato il fenomeno, preferendo trasferire alla collettività i maggiori costi e aumentando a dismisura i premi di assicurazione.

 

Contro una politica delle compagnie sorda alle istanze dei consumatori e degli agenti siamo intervenuti” conclude Giovanni Metti “e insieme alle associazioni consumeristiche abbiamo raccolto oltre 500.000 firme per una petizione popolare depositata alla Camera dei Deputati, per richiamare l’attenzione del Governo sulla necessità di intervenire tempestivamente nella direzione di un’autentica competitività del mercato assicurativo, da giocarsi finalmente sulla qualità dei prodotti e dei servizi”.

Nell’assoluta certezza che quella del plurimandato sia la strada percorribile verso una maggiore concorrenzialità, lo Sna ha presentato la scorsa settimana un esposto all’Antitrust, affinché l’Authority apra un’indagine sull’effettivo rispetto – da parte delle compagnie d’assicurazione – di quanto imposto dalla Legge 40/2007 in tema di plurimandato.