Europ Assistance accentua la strategia di diversificazione del proprio portafoglio di prodotti e sbarca con decisione nel settore casa e in quello della salute. La divisione italiana del gruppo assicurativo francese, completamente in mano a Generali, ha iniziato infatti un programma pilota che sposta i campi d’azione in direzione del business dei servizi (da erogare in parallelo alla tradizionale attività assicurativa/rischi) e si rivolge sempre più a una clientela retail.
L’amministratore delegato Paolo Frapiccini mette nel mirino «il miglioramento del perimetro della clientela con prodotti assicurativi innovativi, da affiancare al business dei servizi, per sua natura meno progettuale e più giornaliero, ma dalle ottime prospettive vista la domanda presente in Italia». Il Progetto Servizi di Europ Assistance, operativo in fase sperimentale, prevede un programma di prestazioni on demand; gli ambiti di intervento sono quelli della salute (con la possibilità di richiedere assistenza a personale medico, operatori socio sanitari) e della casa (per la quale è prevista una rete di professionisti che vanno dall’idraulico al fabbro). Per ogni prestazione erogata è previsto un tariffario fissato e disponibile online, modulato a seconda della tipologia di intervento.
Il management di Europ Assistance fa leva sulla possibilità di coinvolgere un target di consumatori crescente, mettendo a disposizione un numero verde, una piattaforma web e puntando anche alla creazione di punti vendita sul territorio, veri e propri negozi, con l’opzione del franchising. I punti di forza del programma, secondo le intenzioni del management, sono dati dall’ampiezza della domanda: negli ultimi 12 mesi, stando ai dati dell’istituto Ispo, il 55% delle famiglie italiane ha utilizzato personale per interventi di riparazione a domicilio e il 14% ha fatto ricorso a personale sanitario a pagamento. L’operazione del gruppo assicurativo, che già nello scorso autunno aveva accelerato nel campo della salute con l’apertura della piattaforma online di assistenza medica Docticare e con tre polizze dedicate, non trova equivalenti in Italia. Anche per questo, secondo Frapiccini, «è difficile ipotizzare passaggi precisi dal punto di vista del ritorno dell’investimento, anche se può essere un augurio l’arrivo di nuovi competitor, in grado di generare un mercato che in Italia è ancora allo stadio iniziale». La divisione italiana, che nel 2009 ha fatturato 336 milioni e superato 16 milioni di utile netto, punta comunque nel giro di tre anni a sviluppare un giro d’affari nell’ordine dei 30-35 milioni (portando cioè il peso delle attività di servizi casa e salute al 10% del totale). Il punto di pareggio è atteso nel giro di un anno e otto mesi, massimo due anni. Il programma, per il quale inizierà settimana prossima la campagna di marketing, è partito nelle città di Roma e Milano, ma nelle intenzioni si dovrebbe allargare ai principali capoluoghi italiani con l’apertura di 30, 35 negozi. «I nostri business tradizionali hanno raggiunto il loro apice», spiega ancora Frapiccini. «Crediamo che sia fondamentale per noi continuare la trasformazione del gruppo in direzione di mercati ancora poco esplorati». Europ Assistance, che a livello di gruppo ha chiuso il 2009 con un fatturato di 1,3 miliardi, ha iniziato lo scorso anno in Italia una riorganizzazione interna che ha portato buoni risultati dal punto di vista del contenimento dei costi. Europ Assistance si avvia a consolidare per il 2010 una sostanziale tenuta del fatturato, atteso in crescita del 3%, con un balzo del margine operativo di oltre il 20% sul 2009. (riproduzione riservata)
Raffaele Ricciardi