Sebbene il riassicuratore francese Scor abbia registrato un utile netto di 233 milioni di euro nel quarto trimestre, sostenuto dalla forte crescita della riassicurazione danni e degli investimenti, ciò non è bastato a invertire la tendenza di un 2024 che si chiude con un utile netto di Scor a soli 4 milioni di euro, contro il record di 812 milioni di euro del 2023. Per l’intero anno, il riassicuratore ha registrato un rendimento annualizzato del capitale proprio (RoE) dello 0,1%, rispetto al 18,1% del 2023.
Questo calo è dovuto principalmente alla cattiva performance del business Vita e Salute (L&H), che ha pesato molto sui conti nei primi nove mesi dell’anno. Questa attività ha generato una perdita netta di 348 milioni di euro nel corso dell’anno, a fronte di un utile di 589 milioni di euro nel 2023. Questa sottoperformance si spiega con la revisione delle ipotesi di L&H, che ha portato a un onere eccezionale di 0,7 miliardi di euro al lordo delle imposte nei risultati delle attività assicurative. Questo shock ha portato all’uscita del CEO di questa linea di business nel secondo trimestre.
Tuttavia, il quarto trimestre ha registrato un risultato L&H positivo di 119 milioni di euro, grazie a un rilascio di accantonamenti e a un miglioramento del margine sui servizi contrattuali (CSM).
Il ramo Danni ha invece confermato la sua solidità. Con un combined ratio migliore del previsto, pari all’86,3%, e un carico di sinistri da catastrofi naturali limitato al 9,4% dei premi (contro un budget del 10%), la linea di business ha registrato un risultato positivo di 779 milioni di euro. Nel solo quarto trimestre, il combined ratio è sceso all’83,1%, riflettendo un’esperienza di sinistri limitata. In particolare, Scor ha evitato i costi maggiori dell’uragano Milton, che alla fine ha pesato sul ratio per soli 4,7 punti.
Nonostante il calo dell’utile netto, Scor ha registrato un indice di solvibilità del 210%, nella fascia alta del suo obiettivo di 185%-220%.
Anche l’attività di investimento ha contribuito positivamente ai risultati, con un tasso di rendimento corrente degli attivi del 3,5% per l’anno, in crescita rispetto al 3,2% del 2023.
“Nella riassicurazione L&H abbiamo compiuto passi decisivi per ripristinare la redditività”, sottolinea Thierry Léger, CEO di Scor. Con un coefficiente di solvibilità del 210% alla fine dell’anno, al limite superiore della fascia di solvibilità ottimale, SCOR dimostra la sua resilienza e migliora la sua generazione di capitale sottostante, portando alla proposta di un dividendo di 1,8 euro per azione”.
Fortemente esposta negli Stati Uniti, Scor stima l’impatto degli incendi in California a circa 140 milioni di euro, al lordo delle imposte e al netto delle retrocessioni, pari a circa un quarto del suo budget annuale dedicato alle catastrofi naturali. Il CEO di Scor ha inoltre sottolineato che l’arrivo al potere dell’amministrazione di Donald Trump non ha avuto un impatto diretto sulle attività del gruppo, ma che “viene monitorato molto attentamente”.