Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Oggi potrebbe essere una giornata chiave per l’esito assemblea delle Generali che ieri il cda del Leone ha scelto di anticipare al prossimo 24 aprile. Il comitato dei gestori di Assogestioni si riunirà per discutere della presentazione di una lista. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, l’incontro dovrebbe tenersi nella sede milanese di Assogestioni a mercati chiusi e potrebbe prolungarsi fino a tarda serata. Il confronto è già partito da un mese e, con l’aiuto dell’head hunter Chaberton Partners, già si ragiona sui nomi in una rosa da cinque posti.
Come avrebbe dovuto fare anche nella scorsa puntata della battaglia per il controllo delle Generali, anche questa volta ci sono ottimi motivi perché Assogestioni rinunci a presentare una propria lista. Come detto nel servizio in questa pagina, oltre agli intrecci di interessi in seno al Comitato ci sono dei precedenti, quando vi sono due cordate in lizza per il controllo, in cui i gestori hanno preferito non essere coinvolti. C’è il pessimo precedente della precedente tornata di nomine in Generali, quando anche allora era chiara la polarizzazione dei voti su due liste apertamente concorrenti: la presenza di una terza lista finì per complicare solo le scelte degli investitori istituzionali, e alla fine Assogestioni ottenne un mero 1% dei voti e neanche un consigliere. Si dirà: ma questa volta non c’è una lista del cda ma due di azionisti in competizione tra loro. Peggio ancora il voler entrare in una dura contesa, conoscendo la governance del Comitato. Inoltre, è verosimile che la lista di Mediobanca sarà un copia e incolla (tranne uno o due casi di consiglieri che sono già al terzo mandato e perderebbero la qualifica di indipendente) di quella del cda attualmente in vigore per cui cambierebbe la forma ma non la sostanza.
Oggi il 60% della clientela bancaria utilizza il mobile banking e ci si aspetta che la percentuale possa raggiungere l’80% nel 2029, doppiando il numero di utilizzatori dell’internet banking. In parallelo, anche le reti bancarie stanno evolvendo con la crescita delle filiali digitali (circa 5 mila gestori al 2024, attesi a 8 mila nel 2029) e dei network sempre più leggeri, oltre che cashless. A dirlo sono i dati del nuovo osservatorio digital lending 2025, realizzato in collaborazione da monitor Deloitte, Experian e Cetif, che questo giornale è in grado di anticipare. Secondo gli esperti, il mercato dei prestiti digitali sta registrando un aumento esponenziale che lo ha già portato nel 2024 a generale un valore di 20 miliardi di euro. Questa spinta lo porterà a rappresentare il 30% del mercato del credito entro il 2029, con un valore stimato di oltre 44 miliardi.
L’Anasf, l’associazione dei consulenti finanziari, scende in campo in prima linea nell’innovazione tecnologica, pronta a sviluppare un proprio modello di intelligenza artificiale che possa essere utilizzato dai suoi aderenti. A dare la notizia è stato il presidente Luigi Conte durante la seconda giornata di ConsulenTia, l’evento di tre giorni che si tiene a Roma, ideato da Anasf, che ha già visto la partecipazione di oltre 2.700 visitatori. Al convegno moderato dal direttore di Class Cnbc, Andrea Cabrini, si è parlato dell’impatto che l’intelligenza artificiale potrà avere sulla consulenza finanziaria e secondo i protagonisti dell’industria, a prevalere, sono gli aspetti positivi.
Mentre si verifica il classico caso dell’uomo che morde il cane, con la Germania che chiede una riforma del Patto di Stabilità e gli altri membri dell’Ecofin che, invece, tacciono (almeno per ora), una riforma non meno importante, l’istituzione dell’Unione dei mercati dei capitali, viene approfondita e di essa si è discusso in sede Assonime.  La principale delle conclusioni è l’urgenza di una tale istituzione. Qualcuno lega l’innovazione al piano europeo di difesa che dovrà essere compiutamente definito con strumenti normativi e tenendo anche conto dei rilievi da diverse parti rappresentati a Bruxelles e a Strasburgo. Tuttavia il collegamento non sembra opportuno, trattandosi di progetti ben distanti tra di loro per numerosi aspetti.

L’anno scorso i premi raccolti da tutte le imprese assicurative in Italia hanno sfiorato i 170 miliardi di euro, in crescita del 16,2% rispetto al 2023 che aveva invece registrato un leggero calo (-1,2%): lo ha reso noto Ania, l’associazione del settore. In miglioramento sia i rami Danni (+7,9%) sia il Vita (+19,9%). «Si tratta di un risultato positivo», ha riferito il presidente Giovanni Liverani, «che va nella direzione auspicata di avvicinare il nostro paese, in termini di protezione assicurativa, alle altre economie più avanzate in Europa.
Il «peso» della responsabilità a carico dei componenti dei collegi sindacali commisurato all’emolumento annuo (effettivamente) incassato: è l’effetto del «restyling» dell’articolo 2407 del codice civile, attuato grazie al disegno di legge 1155 che ieri mattina è stato approvato definitivamente (e all’unanimità) dall’Aula del Senato. E, inserita la correzione nel nostro ordinamento, salutata con entusiasmo dai commercialisti, è già all’orizzonte l’al
largamento del perimetro normativo ai revisori e alle società di revisione, come previsto dagli ordini del giorno «bipartisan» accolti dal governo durante i lavori, a palazzo Madama
Allianz e il Comitato olimpico internazionale (Cio) estenderanno la partnership mondiale olimpica e paralimpica (Top partnership) per altri quattro anni fino al 2032. In qualità di Worldwide Insurance partner, Allianz promuoverà i Movimenti olimpico e paralimpico in occasione di altre due edizioni dei Giochi: i Giochi olimpici e paralimpici invernali Alpi francesi 2030 e i Giochi olimpici e paralimpici di Brisbane 2032 in Australia. Francia e Australia sono due dei mercati principali di Allianz e hanno contribuito per oltre il 10% all’utile operativo della compagnia nel 2024.
Manager di banche e organizzazioni finanziarie responsabili in prima persona per le violazioni della cibersicurezza in ambito finanziario e assicurativo. Sono passibili di sanzioni amministrative (nei casi più gravi fino a 5 milioni di euro) per violazioni delle disposizioni a tutela della continuità operativa in ambito bancario, finanziario ed assicurativo. È quanto prevede il decreto legislativo n. 23/2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 58 dell’11 marzo 2025, che adegua all’ordinamento italiano il regolamento Ue 2022/2554, noto come DORA (Digital Operational Resilience Act), relativo alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario nell’Unione europea. La legge europea stabilisce gli standard tecnici dei sistemi IT che le organizzazioni finanziarie e i loro fornitori critici di servizi tecnologici di terze parti devono adottare e assicurare.

L’aula del Senato ha approvato il disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post calamità, che diventa legge: 83 i voti favorevoli, nessuno contrario e 29 astensioni. Il Pd, Avs e Italia viva si sono astenuti, come anticipato nelle dichiarazioni di voto, mentre il M5s non ha partecipato al voto dopo aver lasciato l’Aula per protesta sul caso della deputata Scutellà (vedi articolo in pagina). Il testo, approvato dalla Camera lo scorso 6 novembre, disciplina il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione nei territori colpiti da calamità di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo. Tra le altre misure, il disegno di legge istituisce un Fondo per la ricostruzione (la manovra per il 2025 stanzia 1,5 miliardi nel 2027 e poi 1,3 miliardi annui dal 2028) e un Fondo per le spese di funzionamento dei Commissari straordinari alla ricostruzione.
La modifica dell’articolo 2407 del Codice civile, approvata ieri in via definitiva dal Parlamento, introduce nel nostro ordinamento due rilevanti novità nella disciplina della responsabilità dei sindaci di società di capitali. La riforma mira a introdurre un elemento di razionalizzazione del sistema in una prospettiva opportunamente garantista volta a superare disincentivi all’assunzione dell’incarico di sindaco. In tale logica viene, da un lato, modificato il comma 2 dell’articolo 2407 fissando un limite alla pretesa risarcitoria nei confronti dei componenti del collegio sindacale, parametrato all’importo dei relativi compensi; e, dall’altro, inserito un comma 4 in tema di decorrenza del termine di prescrizione. Sul primo versante si prevede che, al di fuori delle ipotesi in cui sia dimostrabile una condotta dolosa, i sindaci possano essere chiamati a rispondere per i danni derivanti dalla violazione dei doveri inerenti alla carica nei limiti di un multiplo del loro compenso annuo.
A fine febbraio erano state rilasciate 432mila patenti a crediti, il documento necessario per lavorare nei cantieri edili, introdotto dal decreto legge 19/2024 che è diventato obbligatorio dallo scorso mese di ottobre. Il dato è stato fornito al Sole 24 Ore da Danilo Papa, direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Si tratta di un numero sensibilmente inferiore alla platea potenzialmente stimata in fase di lancio, pari a quasi 900mila tra aziende e lavoratori autonomi.

La pensione complementare rende più attrattive e sostenibili le aziende

Per costruire una componente previdenziale adeguata nell’ambito di un pacchetto retributivo, in sintesi, sono necessarie le seguenti operazioni: l’analisi delle caratteristiche dei lavoratori coinvolti ed eventualmente l’individuazione di una serie di casi tipo; la stima della copertura che l’Inps potrebbe erogare al pensionamento; il calcolo del contributo annuo in grado di garantire in aggiunta alla pensione pubblica un reddito complessivo in linea con le presumibili necessità al pensionamento e gli obiettivi aziendali; la definizione della struttura contributiva per categorie omogenee di lavoratori con relativa suddivisione tra azienda e dipendente; la valutazione dell’introduzione di personalizzazioni della struttura contributiva per tenere conto di eventuali necessità specifiche aziendali; la verifica della contribuzione determinata rispetto alle prassi di mercato, nonché la stima dei costi futuri previsti dalla struttura contributiva identificata.

Continua il consolidamento nel Regno Unito. Pare che siano attese offerte per un totale di circa 1,5 miliardi di sterline. Tuttavia, è prevista una sola tornata di offerte.