Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Che Andrea Orcel con il suo 5,2% di azioni Generali possa passare da una situazione neutrale a una più interventista lo dimostrano l’andamento in rialzo del titolo della compagnia e i suoi ultimi incontri. Prima, a Milano, l’amministratore delegato di Unicredit ha ricevuto la visita di quella della compagnia assicurativa, Philippe Donnet, come rivelato da questo giornale verso metà febbraio. D’altronde tra la torre della banca e quella del leone di Trieste ci sono a Milano pochi chilometri di distanza. È invece molto ampia la distanza che separa Orcel dal governo, soprattutto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, da quando egli ha lanciato un’ops su Banco Bpm, facendo infuriare l’esecutivo che con l’istituto di Giuseppe Castagna e il Monte dei Paschi di Siena voleva costruire un terzo polo bancario.

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo di assicurazione contro i danni causati da eventi catastrofali per le imprese italiane. Entro il 31 marzo 2025 le aziende dovranno sottoscrivere una polizza assicurativa. Lo ricorda l’Ania, che raggruppa le imprese di assicurazione, spiegando che si tratta di “una novità importante che riguarda il tessuto produttivo del Paese: milioni di imprese che, in questo modo, possono proteggersi e  costruire un futuro più sereno”. Per agevolare la diffusione e la comprensione delle novità introdotte dalla legge, l’Ania ha attivato l’indirizzo di posta elettronica catnat@ania.it, al quale è possibile inviare domande e richieste di approfondimento. Ma quanto spenderanno ristoranti, hotel e officine da Nord a Sud a partire dal 31 marzo? I calcoli li ha fatti facile.it.
Nelle aziende sale l’occupazione in nero e cala la sicurezza del lavoro. Nel 2024, infatti, gli ispettori hanno dovuto fermare 15mila aziende per lavoro nero o gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, con un aumento del 34% di casi rispetto al 2023 quando i provvedimenti di sospensione dell’attività interessarono 11.174 aziende. Il settore terziario è in testa per numero di aziende interessate, contando da solo il 59% delle imprese fermate (8.829 provvedimenti). Le manette sono scattate per 38 persone in aumento del 58% rispetto all’anno prima; 130 i sequestri, anche questi in crescita del 51% sul 2023. I dati arrivano dalla nota n. 1418/2025 dell’Inl, con il monitoraggio 2024 dei provvedimenti di sospensione attività imprenditoriali.

La tragedia di Marco Degli Uomini, il 18enne che si è schiantato sabato sullo Zoncolan, è solo l’ultima di questa stagione dello sci. Una stagione — non ancora finita, per altro — che conta, in molte località di montagna, un sensibile aumento di incidenti e infortuni rispetto all’anno precedente. Con vittime anche giovani e giovanissime. «Sulle Dolomiti, dal 6 dicembre al 24 febbraio gli interventi in pista sono stati 1.439: il 18% in più rispetto all’anno precedente — dice Giuseppe Dal Ben, commissario dell’Usl 1 Dolomiti —. In un mese e mezzo le uscite dell’elicottero sono state 144, e queste ultime addirittura raddoppiate in un anno». Di questi incidenti, il 39% sono avvenuti nel comprensorio di Arabba-Marmolada, il 31% in quello di Cortina-San Vito, il 14% su quello del Civetta, seguito da Falcade-San Pellegrino (9%) e Auronzo-Comelico (2%).
Si chiama «Polizze sicure» ed è un progetto filmato Ania per aiutare i consumatori a scegliere una polizza vita. Consigli e risposte da scaricare sul sito www.ania.it per una «scelta consapevole», perché, spiega il presidente Ania Giovanni Liverani (nella foto), «una polizza assicurativa se scelta correttamente può essere un ottimo investimento». Dalla selezione della compagnia al premio, alla liquidazione della prestazione fino a cosa fare in caso di decesso: in 15 punti il vademecum può essere, sottolinea Liverani, «una bussola per orientare il cliente a prendere le decisioni giuste».

A prescindere da quale sarà la data dell’assemblea Generali che verrà decisa dal consiglio di amministrazione, l’assise di bilancio potrebbe segnare uno spartiacque negli equilibri interni al board del Leone. Allo stato attuale si prefigura infatti uno scenario che potenzialmente porterà ben tre liste al di sopra della soglia chiave del 5% dei voti.  Tre liste, però, che almeno sulla carta hanno ambizioni differenti. Si parte da Mediobanca che, come ampiamente dichiarato, punterà alla maggioranza per confermare il ceo Philippe Donnet al vertice. Nel gruppo Caltagirone, invece, sta prevalendo l’idea di mettere nero su bianco un elenco di candidati per la minoranza, dunque cinque, al massimo sei, nomi. E infine Assogestioni con potenzialmente tre nominativi. Sulla scorta di quest’ipotesi il mercato ha iniziato a scontare differenti opzioni di composizione del board.
Un’industria in fase di ulteriore consolidamento, alla ricerca di legami ancora più stretti con il mondo assicurativo e determinata a combinare in misura maggiore gli investimenti diretti verso i mercati pubblici con quelli privati. Questo l’identikit che Oliver Wyman traccia di un settore del risparmio chiamato a rispondere alla grande sfida del futuro: garantire prodotti più evoluti e competitivi a una clientela in rapido invecchiamento, cercando al tempo stesso di far fronte a pressioni sui margini in continuo aumento.
Non raggiungerà i 24 miliardi, ma poco ci manca. La corsa della spesa farmaceutica a carico del Servizio sanitario nazionale – quella che paga ai cittadini i medicinali in farmacia e negli ospedali – è un treno inarrestabile e anche nel 2024 vola e dopo aver sfiorato i 22 miliardi nel 2023 un anno dopo si avvicina appunto ai 24 miliardi: l’ultimo report dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, registra che tra gennaio e ottobre 2024 la spesa a carico del Ssn ha raggiunto i 19,66 miliardi con una crescita del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Se dovesse continuare a crescere con questo ritmo fino a fine anno il 2024 chiuderebbe appunto con una spesa di 23,5 miliardi, in pratica il 17,5 del Fondo sanitario nazionale che vale 134 miliardi e e quindi ben due punti in più di quanto riservato per la spesa farmaceutica (il 15,3% del Fondo).
Una petroliera svedese (ma battente bandiera Usa) e un mercantile tedesco si sono scontrati ieri nel Mare del Nord, al largo delle coste britanniche. Un solo marittimo è stato ricoverato in ospedale. Si teme un disastro ambientale: la petroliera trasportava carburante per jet militari Usa, il cargo cianuro di sodio per l’industria dei metalli.
Il giudice federale della Virginia ha riconosciuta fondata la class action contro Boeing per l’incidente dell’Alaska Airlines del 5 gennaio 2024 quando il portellone del Boeing 737 Max 9 scoppiò durante il decollo. Nella motivazione dell’azione legale, avviata da investitori istituzionali, l’accusa al costruttore americano di aerei di aver privilegiato il profitto rispetto alla sicurezza e di non avere preso seriamente la sicurezza degli aeromobili. Alaska Airlines ha ricevuto 162 milioni di dollari di risarcimento da Boeing nel 2024 per le perdite derivanti dall’incidente.
Il fondo internazionale Ksl Capital, società di private equity statunitense specializzata in investimenti in travel & leisure, punta su Una Hotels, il gruppo alberghiero che fa capo alla compagnia assicurativa Unipol. Secondo indiscrezioni, proprio Ksl Capital sarebbe uno dei tre soggetti selezionati da Unipol, assieme a Blackstone e Starwood Capital, tramite l’advisor finanziario Goldman Sachs, per entrare in una fase di negoziati dopo le offerte non vincolanti. Dalla cessione, già anticipata dal Sole 24 Ore lo scorso 11 febbraio, Unipol si attende di ricavare circa un miliardo di euro. Sul tavolo della vendita, in termini di perimetro, ci sono 55 alberghi, di cui 21 sono hotel di proprietà, 15 sono in gestione, mentre gli altri sono in franchising con i tre brand Una Esperienze, UnaHotels e Unaway.