Secondo un recente rapporto di Marsh, le accresciute tensioni geopolitiche globali e le strategie commerciali protezionistiche stanno mettendo le organizzazioni a maggior rischio di un fallimento acuto della supply chain nel 2025. Il Political Risk Report 2025 del broker delinea le principali tendenze politiche ed economiche che avranno un impatto sulle multinazionali e sugli investitori nel prossimo anno.

Le organizzazioni che commerciano con Paesi come il Vietnam, il Messico, la Corea del Sud e l’Ungheria per aggirare i controlli commerciali esistenti o previsti – o che hanno fornitori che fanno lo stesso – potrebbero trovarsi ad affrontare maggiori perturbazioni indotte dalle politiche commerciali nei mesi e negli anni a venire. Con il deteriorarsi delle relazioni tra i principali partner commerciali, i governi potrebbero imporre barriere commerciali sui beni provenienti dai Paesi connessi, in particolare su quelli che contengono componenti del Paese inizialmente preso di mira, aumentando ulteriormente la volatilità della catena di approvvigionamento globale.

Il rapporto sottolinea inoltre che le mutevoli dinamiche politiche e di mercato presentano sia sfide che opportunità di transizione energetica, facendo eco al Global Risks Report 2025 del World Economic Forum, che prevede che i rischi ambientali domineranno il prossimo decennio.

Inoltre, l’aumento degli obblighi di conformità al clima, in particolare ai sensi delle nuove normative dell’Unione Europea, può comportare problemi di rischio operativo per le organizzazioni.