La tedesca Element Insurance, start-up assicurativa digitale, non può più essere salvata, con l’apertura del procedimento di insolvenza che coinvolge circa 400.000 clienti, tra cui numerosi dentisti di Berlino, che sono i principali proprietari della compagnia. Lo scrive il quotidiano Frankfurter Allgemeine spiegando che secondo il curatore fallimentare provvisorio di Element Insurance, l’avvocato Friedemann Schade, ha confermato che l’insolvenza è ormai inevitabile e che il tribunale di Berlino-Charlottenburg avvierà ufficialmente la procedura di fallimento a inizio marzo.

I contratti assicurativi dei clienti termineranno automaticamente a inizio aprile, senza necessità di una disdetta formale.

Element Insurance, fondata nel 2017, contava circa 400.000 clienti, secondo una stima basata sui dati della Bafin, ma molti di essi potrebbero non essere a conoscenza del coinvolgimento con la compagnia. Element, infatti, ha operato anche come assicuratore per altre aziende, tra cui Auto Protect, Asspario, Die Bayerische, Direkt-AS, Friday, Hepster, Manufaktur Augsburg, Panda e Schutzgarant. La Bafin aveva annunciato l’insolvenza dell’assicuratore poco prima di Natale, e il procedimento fallimentare era stato avviato a gennaio. Hepster, uno dei partner di Element, ha assicurato che la sua attività non è stata influenzata dalla situazione di Element. La portata delle conseguenze finanziarie per i dentisti di Berlino, che tramite il loro ente previdenziale erano i principali investitori in Element, non è ancora chiara. L’ente previdenziale della Camera dei Dentisti di Berlino, il Versorgungswerk der Zahnärztekammer Berlin, deteneva più dell’80% delle azioni di Element dopo l’ultimo round di finanziamenti.

Nonostante i fallimenti nel settore assicurativo siano rari, Element non è riuscita a trovare una soluzione simile a quella adottata in passato con la Mannheimer Versicherung che, entrata in crisi agli inizi degli anni 2000, fu salvata nel 2003 da una società di recupero e le sue polizze furono acquistate circa dieci anni dopo dalla Mannheimer Versicherungsgruppe e successivamente dal gruppo assicurativo tedesco Generali Deutschland, che riuscì a ristrutturare la compagnia e a riprenderne la gestione.

Element è andata in sofferenza principalmente a causa della decisione di un importante riassicuratore di ritirarsi. Investire in una start-up assicurativa comporta inevitabilmente dei rischi, specialmente quando il modello di business, come quello di Element, richiede ingenti spese di marketing. Per acquisire ogni singolo cliente, le compagnie digitali come Element possono spendere anche più di dieci euro per contatto, un costo che diventa difficile da sostenere nel lungo periodo. Inoltre, i clienti delle assicurazioni digitali sono notoriamente sensibili al prezzo e tendono a cambiare compagnia con frequenza, contribuendo ad aumentare il numero di sinistri.