Secondo i piani dei due potenziali partiti di coalizione (CDU/CSU e SPD), in Germania in futuro gli assicuratori saranno obbligati a offrire ai proprietari di immobili una copertura contro i rischi naturali in ogni polizza assicurativa per la casa. Sarà poi introdotta una riassicurazione statale per garantire la riassicurabilità a lungo termine.
Il gruppo di lavoro “Interni, diritto, migrazione e integrazione” avrebbe trovato un accordo sull’introduzione di un’assicurazione obbligatoria contro gli eventi naturali. Lo ha riferito mercoledì mattina, tra gli altri, Wirtschaftswoche, citando l’agenzia di stampa Reuters.
Il rapporto afferma che i politici della possibile futura coalizione sono favorevoli all’assicurazione obbligatoria contro i rischi naturali come le inondazioni e le forti piogge.
L’idea è che le nuove assicurazioni per gli edifici residenziali vengano offerte solo comprendendo la copertura dei rischi naturali e che tutte le polizze esistenti per gli edifici residenziali vengano estese per includere tale copertura entro una certa data.
Per garantire la riassicurabilità a lungo termine, dovrebbe essere introdotta anche la riassicurazione statale per i rischi naturali.
“Le condizioni assicurative saranno ampiamente regolamentate”, hanno riferito i futuri partner della coalizione. Si dovrebbe inoltre valutare se le autorità di pianificazione degli Stati federali debbano assumersi la responsabilità della pianificazione territoriale urbana nelle aree particolarmente a rischio di danni.
Ciò comporterebbe norme di responsabilità statale per le autorità di pianificazione che designano nuove aree edificabili in zone precedentemente non edificate nonostante i notevoli rischi.
Non è la prima volta che se ne discute: l’assicurazione obbligatoria contro i rischi naturali è stata oggetto di un intenso dibattito dopo il disastro dell’alluvione del 2021, che ha causato una perdita assicurativa di circa 8,5 miliardi di euro. Al momento dell’alluvione, solo il 46% degli edifici residenziali in Germania era assicurato contro i rischi naturali. Da allora la percentuale è salita al 54%. Fino ad ora i governi precedenti non erano giunti ad un accordo.
L’Associazione delle imprese (GDV) è favorevole a una soluzione di opt-out in combinazione con una maggiore prevenzione e condivisione dei rischi tra gli assicuratori privati e lo Stato in caso di catastrofi naturali estreme.
La soluzione ora negoziata dai potenziali partner della nuova coalizione ricorda il sistema alla francese proposto dalla SPD un anno fa (15 marzo 2024), che prevedeva l’obbligo per gli assicuratori di offrire ai proprietari di immobili una copertura contro i rischi naturali con ogni polizza assicurativa per la casa.
Secondo i piani, in futuro anche le condizioni contrattuali dovrebbero essere stabilite per legge, come avviene in Francia. “Definiremo per legge un catalogo di pericoli naturali i cui danni sono coperti dall’assicurazione”, è stato riferito. Questo includerà solo “eventi eccezionali o estremi”, tra cui “l’acqua alta o le inondazioni causate da forti piogge o dall’innalzamento delle falde acquifere, le valanghe, i terremoti o i cedimenti del terreno dopo forti piogge”. È stato esplicitamente sottolineato che “l’assicurazione contro i rischi naturali deve coprire anche i danni causati in particolare dalle tempeste”.