Fitch Ratings prevede che il settore assicurativo property and casualty (P&C) continuerà ad affrontare le sfide poste dalla volatilità dei rischi di catastrofe naturale nel 2025. Nonostante questi rischi, Fitch ritiene che la solidità patrimoniale del settore consentirà ai riassicuratori di assorbire l’impatto di queste perdite, aiutati da una gestione prudente del rischio e dall’uso efficace della riassicurazione contro le catastrofi.

La società ha sottolineato la continua esposizione del settore property and casualty a eventi naturali di vasta portata durante la sua recente conferenza sulle assicurazioni in Nord America. Sebbene il mercato sia stato messo alla prova da diversi eventi significativi, negli ultimi anni non ha ancora incontrato una “mega catastrofe”. In particolare, gli effetti persistenti degli incendi boschivi sono ancora freschi nella mente del settore, ma gli uragani restano la principale minaccia alla stabilità finanziaria.
Ad esempio, un uragano di grandi dimensioni che colpisse direttamente Miami potrebbe causare perdite superiori a 100 miliardi di dollari, mentre un terremoto di grandi dimensioni in California, in particolare a Los Angeles o San Francisco, potrebbe portare a esiti imprevedibili e a rischi significativi.

I tassi di catastrofe property rimangono elevati a causa della crescente frequenza e gravità delle tempeste. Gli assicuratori più grandi sono più attrezzati per gestire questi eventi, con portafogli diversificati e solide protezioni riassicurative.
Tuttavia, in aree come la Florida, la situazione è più precaria, in quanto molti piccoli assicuratori specializzati dipendono fortemente dalla riassicurazione e dai programmi sponsorizzati dallo Stato, tra cui il Florida Hurricane Catastrophe Fund e la Citizens Insurance. Se le perdite dovessero superare la copertura riassicurativa, molte compagnie più piccole potrebbero subire gravi conseguenze finanziarie.

La volatilità della forza degli uragani, attribuita all’aumento della temperatura superficiale del mare, sta aggravando i rischi. Recentemente, uragani come Helene e Debbie hanno colpito regioni al di fuori delle tradizionali zone ad alto rischio.
L’uragano Helene, ad esempio, ha generato perdite spostandosi verso l’interno della Georgia, mentre l’uragano Debbie ha causato gravi perdite assicurate in Quebec, Canada, una regione in cui l’assicurazione contro le inondazioni è più comunemente coperta rispetto agli Stati Uniti.

Fitch ha inoltre osservato che le tempeste convettive, compresi i tornado e altri fenomeni atmosferici gravi, stanno contribuendo in modo sempre più significativo alle cifre complessive dei sinistri. Negli ultimi due anni si sono registrate perdite assicurate per 50 miliardi di dollari a causa di questi eventi, soprattutto negli Stati Uniti centrali, dove i nuovi insediamenti abitativi suburbani sono ora sempre più vulnerabili ai danni provocati dalle tempeste.

Nel 2024, i maggiori eventi catastrofici negli Stati Uniti saranno gli uragani Helene e Milton, con danni assicurati complessivi stimati tra i 30 e i 45 miliardi di dollari.
Sebbene le catastrofi naturali continuino a essere il principale fattore di perdita, si prevede che gli incendi e i terremoti supereranno le perdite assicurate a causa della diffusa sottoassicurazione e dei bassi livelli di copertura. In California, ad esempio, il tasso medio di sottoscrizione di un’assicurazione contro i terremoti è pari al 10%.

Nonostante le sfide poste da singoli eventi catastrofici, Fitch ritiene che il settore rimanga ben capitalizzato per assorbire perdite sostanziali.
Tuttavia, il settore è particolarmente vulnerabile se si verificano più eventi su larga scala in un breve periodo. Eventi storici come il periodo 2001-2002, che ha visto gli attentati dell’11 settembre, vari uragani e cali significativi dei mercati azionari, ricordano i rischi sistemici che potrebbero mettere a dura prova le riserve di capitale.
Una correzione significativa del mercato potrebbe inoltre esercitare una pressione al ribasso sulle eccedenze di capitale, come si è visto negli anni passati durante le flessioni dei mercati azionari nel 2001, 2008 e 2022. Questi periodi di instabilità finanziaria evidenziano ulteriormente il delicato equilibrio che gli assicuratori devono mantenere nella gestione del capitale.

L’inflazione sociale è un’altra preoccupazione critica che incide sui sinistri, in particolare con l’aumento degli illeciti di massa e dei verdetti della giuria di alto profilo. Le azioni legali stanno diventando sempre più punitive, con avvocati e giurati che ritengono gli assicuratori responsabili di danni più elevati del previsto. Questa tendenza, riscontrata nei decenni precedenti con le controversie sull’amianto e le cause collettive, continua a far lievitare il costo dei premi assicurativi.

Inoltre, il persistere dell’inflazione e il rallentamento della crescita economica potrebbero determinare uno spostamento sfavorevole dell’adeguatezza delle riserve sinistri.
Ciò è particolarmente vero per i rami auto commerciali e altri prodotti di responsabilità civile, dove gli assicuratori devono prevedere con attenzione la gravità dei sinistri alla luce dell’aumento dell’inflazione e dei rischi di contenzioso in corso. Un’eventuale valutazione errata delle passività long-tail, se non controllata, potrebbe comportare un’evoluzione negativa delle riserve e rendere necessario un aumento delle riserve sinistri.
Sebbene il settore assicurativo P&C si trovi ad affrontare le continue pressioni derivanti dalle catastrofi naturali e dall’aumento dei sinistri, Fitch Ratings rimane ottimista sul fatto che la solidità patrimoniale del settore, unita a una gestione strategica del rischio, gli consentirà di superare queste sfide.

Tuttavia, la crescente frequenza di eventi meteorologici estremi, la minaccia di correzioni del mercato e l’aumento dei costi legali rappresentano rischi continui che gli assicuratori devono affrontare con attenzione. Mentre il settore si adatta a queste sfide, la capacità di prevedere accuratamente i danni e di mantenere riserve solide sarà fondamentale per garantire la stabilità a lungo termine.