In Italia, buona parte delle attività di assistenza a persone non auto-sufficienti è delegata come si sa alle famiglie. Secondo il rapporto annuale DOMINA 2024, infatti, le famiglie italiane nell’ultimo anno hanno speso 13 miliardi di euro per il lavoro domestico, di cui 7,6 per la componente regolare e 5,4 per quella informale. In particolare, la spesa per “badanti”, dedicata quindi all’assistenza di persone anziane non autosufficienti, è di 7,2 miliardi (inclusa la componente di lavoro informale).

Questa spesa da parte delle famiglie ha un impatto sui conti pubblici nazionali. Infatti, in un ipotetico scenario senza l’impegno da parte delle famiglie, lo Stato dovrebbe farsi carico di una spesa aggiuntiva.

Secondo il  rapporto della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) 2024 la spesa pubblica complessiva per LTC ammonta a 34,0 miliardi di euro, pari all’1,63% del PIL, di cui circa tre quarti (73,6%) erogati a soggetti con più di 65 anni (25,0 miliardi). Il 42,9% della spesa per LTC riguarda le indennità di accompagnamento (13,1 miliardi) e il 38,7% la componente sanitaria (13,1 miliardi). Il restante 17,8% (6,0 miliardi) si riferisce ad altre prestazioni assistenziali, generalmente gestite dagli enti locali.

Sui 34,0 miliardi complessivi, oltre la metà (50,3%) è destinata a sussidi monetari elargiti ai beneficiari. Il 30,1% riguarda invece sostegno a beneficiari residenti in strutture, mentre il 19,0% riguarda l’assistenza a domicilio. Va inoltre precisato che nella spesa dello Stato ci sono anche i rimborsi indiretti delle spese sanitarie (es. esenzioni ticket per reddito, patologia o per invalidità).

La spesa per Long Term Care destinata alla popolazione over 65 ammonta quindi a 25,5 miliardi di euro, pari al 74,1% del totale (34,5 miliardi).

In questo contesto, il sistema assistenziale è sostenuto grazie ai 7,2 miliardi spesi dalle famiglie per la gestione delle badanti (inclusa la componente irregolare). Senza la spesa delle famiglie, che garantisce la possibilità dell’assistenza a domicilio, lo Stato dovrebbe spendere circa 17,2 miliardi in più per la gestione in struttura di oltre 700 mila anziani (media pro-capite 22 mila euro annui, calcolati nel Rapporto DOMINA 2020).

Azzerando completamente l’indennità di accompagnamento, che oggi va a sostegno dell’assistenza a domicilio, la spesa pubblica salirebbe a 31,5 miliardi. In sostanza un “risparmio” per lo Stato di 6 miliardi di euro, pari allo 0,3% del PIL.