Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
L’incidente automobilistico va sempre risarcito dall’assicurazione rc anche se si verifica in un’area privata: l’articolo 122 del codice delle assicurazioni private (Cda), infatti, va interpretato nel senso che deve essere equiparata alla strada qualsiasi area in cui il veicolo può essere utilizzato in modo conforme alla sua funzione abituale. E la disposizione, è bene chiarirlo, fissa i presupposti di tutte le azioni previste dal Cda, a partire da quella diretta contro l’assicuratore del danneggiato (art. 149) e da quella contro la compagnia del responsabile del sinistro (art. 144). Così la Cassazione civile nell’ordinanza 8244 del 27/3/2024. Accolto il ricorso proposto dall’impresa edile: sbaglia la Corte d’appello ad accogliere il gravame dell’assicurazione, riformando la decisione del tribunale che aveva condannato la compagnia a risarcire la società sua cliente per un sinistro avvenuto nel piazzale dello stabilimento; un autocarro della ditta era stato danneggiato dal veicolo condotto da un terzo. L’errore del giudice di secondo grado sta nel ritenere che la srl non potrebbe promuovere l’azione di risarcimento diretto ex art. 149 Cda perché l’area su cui è avvenuto il sinistro non sarebbe equiparabile alla strada pubblica.
Nel 2023 in Italia ci sono stati 6 nati e 11 decessi ogni mille abitanti. Si può aggiungere: la popolazione di residenti nel nostro Paese è scesa di nuovo sotto i 59 milioni di abitanti. Il risultato è sempre lo stesso: le culle che si svuotano, in un ritmo crescente, anno dopo anno. Quest’anno siamo arrivati a 379mila bambini nati. Un nuovo record negativo. Il tasso di fertilità è sceso a 1,20 figli per donna, da 1,24 che era nel 2022, e anche se questo non è un record (nel 1995 fu di 1,19 figli per donna) c’è poco da esultare, andando avanti così l’inversione della curva demografica diventa una chimera. Sono i dati del nuovo report demografico dell’Istat che ci segnala, come è ormai dal 2008, che quella curva è sempre in discesa. In picchiata. Da allora ad oggi la statistica ci segnala che in Italia un bambino su tre non è mai nato. Ovvero c’è stato un calo della popolazione di oltre il 34%. In sedici anni l’Italia ha “perso” quasi 200mila bambini. E questo è un fenomeno che, lo sappiamo, da qualche anno sta riguardando anche la popolazione straniera. Come a dire? Una volta arrivati in Italia si sono allineati alle nostre abitudini. Ed è così che nel 2023 sono nati 3mila stranieri in meno. Ovvero 50mila, il 13,3% del totale, una cifra che comunque ci permette di mantenere quasi stabile la popolazione di residenti.
Ha acceso una sigaretta durante una seduta di ossigenoterapia nel reparto di Medicina e Cardiologia dell’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera, nell’agrigentino, provocando l’esplosione dell’apparecchio che erogava l’ossigeno e poi l’incendio che l’ha ucciso. I vigili del fuoco, intervenuti per spegnere le fiamme, hanno trovato senza vita il paziente, un romeno di 53 anni. Gli altri 4 ricoverati sono stati evacuati e trasferiti in un’altra ala della struttura
Il lungo concerto tra i ministeri è concluso e il decreto per avviare i nuovi ecobonus per auto, moto e veicoli commerciali è alla firma della Presidenza del Consiglio. La rimodulazione finale, decisa dopo la staffetta del testo con la Ragioneria dello Stato, include anche gli avanzi degli incentivi del 2023 (inizialmente non previsti) ma utilizza solo parte delle risorse stanziate per il 2024. Risultato finale: la dote diventa di circa 950 milioni. La bozza del Dpcm, visionata dal Sole-24 Ore, conferma l’impianto anticipato nei mesi scorsi: i bonus arrivano al massimo a 13.500 euro per chi ha un Isee sotto 30mila euro.
L’inflazione rimbalza a marzo. Secondo le stime preliminari comunicate dall’Istat, portandosi all’1,3% tendenziale annuo, rispetto al +0,8% di febbraio e al +0,6% di gennaio, i prezzi risalgono moderatamente. La lieve accelerazione risente dell’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici (-10,8% da -17,3% di febbraio), che erano stati la causa della fiammata dello scorso anno, sia per la componente regolamentata che non regolamentata: rispettivamente da -18,4% a -13,8% e da -17,2% a -10,3%.
Sulla scia dei mercati i fondi pensioni negoziali riprendono fiato. Dopo aver chiuso il 2023 in recupero, successivo al forte calo del 2022, nel primo bimestre 2024 i prodotti previdenziali stanno recuperando terreno nella sfida con la rivalutazione del Tfr. Tra gennaio e febbraio, secondo la consueta analisi trimestrale condotta dall’ufficio studi di Consultique per Plus24 (pubblicata a pagina 22), emergono sostanziali recuperi delle diverse categorie di prodotti, a eccezione delle linee garantite che registrano addirittura una perdita media dello -0,26%, rispetto a una rivalutazione del Tfr nello stesso arco temporale dello +0,42% netto: i comparti obbligazionari invece hanno messo a segno in media un +0,58%, i bilanciati +1,55% e gli azionari +2,7%. Quattro tipologie di comparti dei fondi che a tre anni sono in media tutti sotto l’asticella del Tfr rivalutato del 13,76%. Sulla distanza dei 5 anni, invece, solo gli azionari con un dato medio del +26,63% battono la rivalutazione del Tfr pari al 17,25%.
Il whistleblowing è stato scarsamente utilizzato sia nel settore pubblico, sia nel settore privato. Il dato emerge dal monitoraggio operato dall’Anac circa le criticità riscontrate nell’applicazione degli obblighi previsti dal decreto legislativo n. 24/2023. L’autority aveva distribuito un questionario era stato reso disponibile dal 4 al 22 dicembre 2023 nella homepage del sito istituzionale dell’Autorità. Al questionario hanno risposto 537 soggetti, di cui 319 appartenenti al settore pubblico e 213 appartenenti al settore privato, nonché un’associazione datoriale e 4 soggetti non riconducibili a uno specifico ente.
Non eccessivamente generose, se non quelle subordinate (Tier 1 o Tier 2 con il rischio che ne consegue) o le emissioni perpetual (prive di data di scadenza). È questa la fotografia delle obbligazioni emesse dalle società assicurative che appaiono anche molto illiquide e poco indicate per gli investitori privati anche perché hanno generalmente tagli minimi molto elevati. L’analisi è stata condotta sui principali bond emessi da gruppi assicurativi quotati su Borsa Italiana (EuroTlx, Vorvel e Access Milan). Un settore che insieme a quello dei bancari ha beneficiato della diminuzione del rischio Italia e che ha le carte in regola per restare un porto relativamente sicuro (soprattutto i gruppi con solido Solvency Ratio e buon rating).
«Abbiamo una view positiva sul credito assicurativo, visto il coefficiente di solvibilità medio in Europa del 228%, al di sopra dei livelli regolamentari e degli obiettivi interni», a dirlo è Dinesh Pawar, gestore del fondo Jss Twelve Sustainable Insurance Bond, un fondo di J. safra Sarasin, uno dei pochi fondi (se non l’unico) con questa specializzazione. La selezione dei titoli avviene combinando analisi sui fondamentali (di oltre 200 emissioni) e sul rating che fornisce un quadro sulle strutture dei titoli, sulle caratteristiche di assorbimento delle perdite e sul differimento/annullamento delle cedole. Con un focus sulla sostenibilità (si tratta di un fondo Sfdr articolo 8). Tra le obbligazioni preferite al momento c’è un’emissione di Intesa Sanpaolo che pesa quasi il 3 per cento. Presente tra le top holdings anche un bond di UnipolSai.
Un manuale di educazione finanziaria costruito sugli errori degli investitori e/o sui comportamenti scorretti degli intermediari. La relazione annuale dell’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf) rappresenta una vera e propria guida per l’investitore oltre che per gli intermediari. Innanzitutto emerge un dato positivo: la diminuzione del contenzioso. I ricorsi pervenuti nel corso del 2023 sono stati infatti 963 (di cui 729 ammessi), circa la metà rispetto ai 1.839 del primo anno di attività, il 2017. Ancora per restare nei numeri nel 2023, l’Arbitro ha riconosciuto risarcimenti che hanno superato i 13 milioni di euro, portando così a 156 milioni di euro il totale delle somme sinora riconosciute ai risparmiatori dal 2017, con un valore medio dei risarcimenti di quasi 35.000 euro pro-capite. Anche il valore medio per il 2023 è di 26.680 euro, rispetto a una richiesta media degli investitori di oltre 56mila euro. Nel 2023 la percentuale di volontaria esecuzione delle decisioni da parte degli intermediari è arrivata al 95,5%.
Il costo dell’investimento varia notevolmente da un Paese europeo all’altro. E quasi mai la clientela, in particolare in Italia, percepisce quanto paga complessivamente per i prodotti e il servizio di consulenza offerti dal proprio intermediario. È quanto emerge da una ricerca condotta a fine 2022 da Vanguard in Italia, Germania e Regno Unito su un campione equamente ripartito tra i tre Paesi di 1050 consulenti e 3mila investitori. Dopo circa un anno di validazione e analisi incrociata delle risposte, in settimana sono stati diffusi i risultati della survey che evidenziano una serie di ambiti dove operatori e istituzioni possono quantomeno riflettere ed eventualmente intervenire per accrescere le tutele per i risparmiatori.