Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Le compagnie di assicurazione sono sempre più preoccupate per il greenwashing man mano che i requisiti Esg diventano più severi, come dimostra un nuovo studio globale commissionato da Ortec Finance a Pureprofile che ha intervistato 100 professionisti degli investimenti tra Regno Unito, Usa, Francia, Germania, Italia, Olanda e Hong Kong. Dal sondaggio emerge che quasi la metà (45%) del panel è molto preoccupata per l’attuale livello di greenwashing quando si tratta di investimenti, mentre il 53% è preoccupato. Il fenomeno riguarda l’ambientalismo solo di facciata di società ed enti che solo a parole dicono di rispettare i criteri Esg ma poi nei fatti i loro comportamenti non sono coerenti con le dichiarazioni.
Grazie ai risultati raggiunti e a un Solvency ratio che l’8 marzo scorso era al 212% (oltre 2 volte il minimo richiesto), Generali è «nella migliore forma di sempre e nella situazione di poter valutare operazioni di m&a, purché creino valore per tutti gli stakeholder e rispettino i parametri di prudenza e disciplina esplicitati dal piano». Il group ceo Philippe Donnet, presentando il bilancio 2023 di Generali, chiuso con un utile record di 3,57 miliardi (+14,1%), ha risposto così ai giornalisti che gli chiedevano conto delle voci insistenti dei giorni scorsi su una nuova possibile campagna di shopping del Leone, fino a ipotizzare incontri informali con i vertici di compagnie europee, da Aviva a Baloise e Vienna. Nessun commento a indiscrezioni di stampa, ha aggiunto il top manager, affermando che la priorità del gruppo triestino nel 2024 sarà integrare le società rilevate nel 2023, ovvero Liberty Seguros nel settore assicurativo e la statunitense Conning nell’asset management. Ma anche se «l’m&a non sarà un’ossessione verrà preso in considerazione se creerà valore per tutti gli stakeholder», ha aggiunto.
La fotografia del Paese è stata scattata dall’Ipsos nel rapporto Flair 2024. Nonostante alcuni segnali economici positivi, come l’aumento dell’occupazione e la diminuzione del timore di perdere il posto di lavoro, la società italiana rimane alquanto divisa. Il 52% dei connazionali ritiene che le distanze sociali siano aumentate negli ultimi anni: un dato assai preoccupante se si considera l’aumento delle differenze tra giovani e adulti. Tale fenomeno, infatti, mette in luce un problema fondamentale della società italiana: la crescente disuguaglianza tra le diverse generazioni.
La direttiva stabilisce vari step per arrivare a un parco immobiliare europeo a emissioni zero entro il 2050: dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero, dal 2028 quelli pubblici. Inoltre, almeno il 16% degli edifici pubblici con le peggiori prestazioni andrà ristrutturato entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Per le case l’obiettivo di riduzione dei consumi energetici è del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Per garantire flessibilità ai governi, le misure di ristrutturazione adottate dal 2020 saranno conteggiate ai fini del target e gli Stati potranno scegliere di applicare esenzioni per gli edifici storici, agricoli, per scopi militari e utilizzati solo temporaneamente. Una volta entrata in vigore, i Paesi Ue avranno due anni di tempo per adeguarsi alla direttiva presentando a Bruxelles la tabella di marcia che intendono seguire per centrare gli obiettivi.

Accesso semplificato al risarcimento dei danni causati da prodotti difettosi. Il danno include la perdita di dati e l’impatto sulla salute psicologica. Obbligo di nominare un’azienda con sede nell’UE responsabile per i danni. Il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva nuove norme sulla protezione dei consumatori per rispondere all’aumento degli acquisti online, alle nuove tecnologie e alla transizione verde. La direttiva dovrà ora essere formalmente approvata anche dal Consiglio. Entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Le nuove norme si applicheranno ai prodotti immessi sul mercato 24 mesi dopo l’entrata in vigore della direttiva. La direttiva aggiornata semplifica tra l’altro l’onere della prova per coloro che chiedono il risarcimento e annulla la soglia minima di danno di 500 euro.
Agea ha avviato il primo pagamento della nuova Politica agricola comune per il 2023/27 per la gestione del rischio; si tratta di 165 mln di euro a favore delle 86.000 domande di pagamento che hanno superato i controlli, a fronte delle 96mila domande di sostegno ammesse. Da febbraio ad oggi sono quasi 150mila le domande di sostegno presentate per le produzioni vegetali del 2023. L’entità del contributo è pari al 55% della spesa ammessa a seguito del decreto di integrazione finanziaria del Masaf all’avviso pubblico del 21/9/2023.
Risultati da record e forte crescita del dividendo per Generali. Nel 2023 i premi lordi sono aumentati del 5,6% su base annua a 82,5 miliardi di euro grazie al segmento Danni (+12%). La raccolta netta Vita è stata interamente concentrata sulle linee unit linked e puro rischio e malattia. L’utile operativo ha raggiunto i 6,9 miliardi (+7,9%) e l’utile netto normalizzato ha segnato il record a 3,575 miliardi (+14,1%). Verrà proposto un dividendo di 1,28 euro per azione (+10,3%), confermando il raggiungimento degli obiettivi.
Gli interventi compensativi a favore dei viticoltori che nel 2023 hanno subito i danni da peronospora riceveranno aiuti ed altri eventuali pagamenti fino a coprire l’80% dei costi ammissibili, potendo arrivare al 90% nelle zone soggette a vincoli naturali. Lo prevede il decreto 24 gennaio 2024 del Masaf, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 54 del 5 marzo scorso, contenente le disposizioni applicative della norma sulle misure urgenti per le produzioni viticole, contenuta all’art. 11 del decreto legge n. 104/2023 (DL asset).
Una nuova tecnologia per scoprire la presenza di corpi estranei nel cibo. L’ha messa a punto un team di studenti dell’Alta Scuola Politecnica del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino con Wavision, spin-off del dell’ateneo torinese. Il progetto, Wavision, prevede una soluzione innovativa tramite sensori e algoritmi di apprendimento automatico, il machine learning e la tecnologia sfrutta «l’interazione tra le microonde con il materiale circostante. Una proprietà ma finora mai applicata in questo ambito»
L’European Drought Observatory certifica la grave situazione idrica che sta colpendo ampie zone del bacino mediterraneo (regioni insulari d’Italia, Algeria, Marocco, Spagna Sud-Orientale comprese le isole Baleari); lo stesso Osservatorio indica come il 16,1% dell’Europa sia ormai minacciato da grave siccità e sia già in allarme conclamato. Nell’iberica Catalogna, dove non piove significativamente da tre anni, sono già scattate restrizioni sull’uso civile dell’acqua, mentre gli invasi marocchini trattengono solo il 23,2% della capacità (nel siccitoso inverno 2023 erano al 31,5%!) a causa di un deficit pluviometrico pari al 70% della media.
Otto esercenti su dieci accettano pagamenti digitali e oltre il 50% ne ha beneficiato, registrando un aumento delle vendite. Tuttavia, il divario tra Nord e Sud d’Italia e il gap in termini di competenze digitali rallentano la transizione cashless del paese. Sono alcune delle evidenze dell’indagine della Community Cashless Society di The European House – Ambrosetti svolta intervistando gli esercenti di negozi. Più della metà degli intervistati ha registrato un aumento delle vendite con l’introduzione del cashless. Tuttavia, solo il 13,7% ha aumentato l’adozione degli strumenti di pagamento alternativi al contante per questo motivo. Anzi, il 20% degli esercenti considera quest’ultimo ancora il metodo di pagamento più sicuro. La dipendenza dal contante e la percezione di sicurezza è più pronunciata nelle regioni del Mezzogiorno.
Estendere il parere di congruità sui compensi emesso dagli ordini a tutti i clienti, non solo a banche, assicurazioni, grandi imprese e Pa. Ampliare, quindi, il perimetro della novità introdotta dall’equo compenso (legge 49/2023), garantendo una tutela generalizzata. È quanto prevede il ddl 901, prima firmataria l’ex ministra Erika Stefani (Lega), il cui esame è iniziato ieri in commissione giustizia al Senato. Il testo, composto da un solo articolo, va a modificare l’articolo 7 della legge 49. In sostanza, la normativa consente ai professionisti di ottenere dai propri ordini pareri di congruità sui compensi percepiti, aventi valore di titolo esecutivo. Questo anche per tutte le spese sostenute e documentate.
Chi è occupato in attività faticose e pesanti, e vuole mettersi a riposo nel prossimo anno 2025 con i requisiti agevolati, ha tempo fino al 1° maggio per fare la domanda di riconoscimento del diritto al prepensionamento. Ricevuto il placet dall’Inps, potrà poi presentare la domanda di pensionamento vera e propria nel corso del prossimo anno. A spiegarlo è l’Inps nel messaggio n. 812 del 23 febbraio 2024.
L’ipotesi di un «restyling» della normativa sulla responsabilità dei membri dei collegi sindacali (articolo 2407 del codice civile) piace ai professionisti, giacché potrebbe evitare che soggetti preparati «non accettino gli incarichi di controllo nelle società di capitali, per non esporre a rischi il loro patrimonio di conoscenze e competenze».
Associated Press, l’agenzia di stampa americana, si prepara a lanciare un proprio sito ecommerce la prossima settimana. Una mossa che ricalca la strategia di diversificare le fonti di ricavo già adottata da altre grandi testate di informazione. Il sito si chiamerà Ap Buyline e all’inizio avrà raccomandazioni di prodotti di finanza personale come carte di credito, investimenti, assicurazioni per poi espandere le categorie successivamente anche alla moda, bellezza e prodotti per la casa.

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Sono cadute alcune delle misure più contestate, come l’aumento dei limiti di velocità in autostrada, ma secondo varie sigle il testo penalizza la mobilità sostenibile e strizza l’occhio ai motori. Le limitazioni per i neopatentati salgono da uno a tre anni ma in questo periodo potranno guidare mezzi più potenti (autoveicoli fino a 75 kW/t e auto fino a 105 kW/t). Il nuovo codice elimina la precedenza per pedoni e ciclisti nelle aree pedonali: per chi guida un mezzo a motore ammesso alla circolazione resta solo l’obbligo di “prestare particolare attenzione”. Il testo blocca anche la realizzazione di nuove “case avanzate”, cioè quegli spazi riservati alle bici, posti davanti alla linea di arresto dei veicoli a motore, che permettono ai ciclisti di aspettare il verde in un punto più visibile e di svoltare per primi e in sicurezza.

Nel 2018 le immatricolazioni imputabili a contratti di Nlt erano state 256mila, pari a una penetrazione del 14% sul totale mercato. Lo scorso anno i volumi sono arrivati a 386mila immatricolazioni, complice la ripresa del mercato. Quasi un quarto delle vendite di nuove auto risultava accompagnato da un contratto che vedeva la proprietà di un noleggiatore e l’uso invece da parte di un altro soggetto. Se nei decenni precedenti questi soggetti erano quasi tutti società o ditte individuali, adesso sempre più privati scelgono questa formula per avere un’auto nuova. Secondo i dati Aniasa, il 75% della flotta circolante in Nlt nel 2022, parliamo di oltre 1,1 milioni di veicoli, è di aziende, mentre i privati pesano per il 14% (l’8% sono identificati con Codice fiscale, dunque privati a tutti gli effetti).
Per capire la crisi della Boeing, il colosso americano dell’aeronautica da settimane sotto osservazione da parte delle autorità americane per i problemi di qualità e di sicurezza dei suoi aerei, bisogna tornare allo scorso 31 gennaio e alla conference call con gli analisti in occasione della pubblicazione dei risultati annuali. In un turbolento incontro pubblico con gli investitori, il primo dopo l’incidente del 5 gennaio quando lo scoppio del portellone sul volo dell’Alaska Airline costrinse a un atterraggio di emergenza a Portland e soltanto il caso evitò una tragedia, il capo degli analisti di Bank of America, Ronald Epstein rivolgendosi al ceo della Boeing Dave Calhoun chiese candidamente: «Come mai dopo anni di controlli da parte della FAA sul Max 737 a seguito degli incidenti mortali del 2018 e 2019 vi trovate ancora a dovere risolvere problemi di sicurezza e di qualità?».
In materia di condominio, il condomino che subisca danno derivante dall’omessa manutenzione delle parti comuni dell’edificio assume, come danneggiato, la posizione di terzo avente diritto al risarcimento nei confronti del condominio, senza essere esonerato però dall’obbligo, che trova fonte nella comproprietà, di contribuire a sua volta e pro quota alle spese necessarie per la riparazione delle parti comuni. Lo conferma la Cassazione nell’ ordinanza 36149/2023 depositata il 28 dicembre: un condomino aveva subito danni per infiltrazioni nel suo appartamento prodotti da lavori condominiali.