Poste Italiane ha chiuso il 2023 con ricavi dell’esercizio in crescita del 5,4% a 12,01 miliardi, con un solido contributo da pagamenti e servizi finanziari. L’utile netto è in crescita del 22,1% su base annua a 1,9 miliardi.
I ricavi del segmento corrispondenza, pacchi e distribuzione sono pari a 3,7 miliardi (+ 2,6%), mentre i ricavi dei servizi finanziari sono cresciuti del 5,9% a 5,2 miliardi.
Per quanto riguarda i servizi assicurativi, i ricavi sono pari a 1,6 miliardi, in calo del 5,0% rispetto al 2022, in base al principio contabile ifrs17 (425 milioni nel quarto trimestre del 2023, -16,1% rispetto al quarto trimestre del 2022), con i ricavi del segmento Vita influenzati da un confronto sfavorevole con il 2022.
Il Contractual Service Margin ammonta alla fine del 2023 a 13,7 miliardi (in crescita rispetto a 12,9 miliardi a fine 2022), dopo il rilascio di 329 milioni nel trimestre, prevedendo la futura redditività dell’attività assicurativa. Alla fine di dicembre 2023, il Solvency II Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita si è attestato al 305%, al di sopra dell’ambizione manageriale di circa il 200% nell’arco di piano.
Il consiglio di amministrazione di Poste Italiane, su proposta dell’amministratore delegato Matteo Del Fante, che ha contestualmente rimesso la carica di direttore generale, ha nominato con decorrenza immediata Giuseppe Lasco, già condirettore generale, quale nuovo direttore generale della società. Al direttore generale Giuseppe Lasco, a riporto dell’amministratore delegato Matteo Del Fante, è attribuita la responsabilità di gestire e coordinare le strutture aziendali del gruppo. Rimangono a diretto riporto dell’amministratore delegato le attività relative al patrimonio destinato BancoPosta, i comparti assicurativo, di gestione del risparmio, e i pagamenti ed istituti di moneta elettronica.