La Fondazione Severo Galbusera organizza un convegno (il prossimo 8 marzo dalle ore 9.00 alle 16.00 presso la sede di Assolombarda Via Pantano 9 – Milano) dedicato all’approfondimento dell’impatto della normativa sulla sostenibilità, in vario modo indirizzata all’impresa industriale, finanziaria, assicurativa ed ai relativi intermediari. 

La normativa europea mira alla diffusione dell’impresa che produce ricchezza nel medio lungo periodo con modalità utili alla società ed ai suoi componenti attuali e futuri, orientata dai c.d. fattori ESG.

L’obbiettivo del radicamento di un modello di attività economica rispettoso degli interessi estranei alla mera logica dell’investimento nell’impresa è sviluppato in modo selettivo e totalizzante.
Nel presupposto che il mercato premi le attività di chi è anche sensibile agli interessi altrui, l’UE obbliga le grandi imprese e gli operatori dei mercati finanziari a rendere pubblico se ed in che termini rispettano i requisiti di sostenibilità nella loro attività produttiva o nella raccolta di capitali e nel successivo investimento.

Già il rispetto di quella prescrizione di trasparenza, impone, ai destinatari della disciplina un dovere di adattamento della loro organizzazione interna. Infatti, l’impresa già solo per garantire la correttezza dell’informazione deve predisporre protocolli e procedure per assicurare il rispetto dei fattori ESG, la loro corretta comunicazione e la possibilità di riscontrare la veridicità di quanto è stato comunicato agli investitori, ai consumatori, e più in generale agli stakeholder.

L’effetto della previsione di fattori di sostenibilità, ulteriormente, è destinato ad avere ricadute diffuse. La grande impresa del settore industriale o gli operatori finanziari, che fanno professione di sostenibilità, si devono preoccupare di garantire che tutta la catena di creazione del valore, che li riguarda, sia improntata al rispetto dei criteri E.S.G. Dunque, tanto la prima quanto i secondi devono, a loro volta, rispettivamente fare in modo che i loro fornitori od i prodotti d’investimento, rispettino la normativa d’interesse anche se non ne sono immediati destinatari.

La portata totalizzante della normativa ESG emerge, quindi, sul piano del fatto; deriva, in particolare, o dalla possibile interruzione delle relazioni tra grande impresa e PMI che non sono proiettate allo svolgimento di un’attività economica sostenibile o dall’aumento dei costi dell’approvvigionamento di risorse finanziarie.

Studiosi e professionisti di diversa formazione ed esperienza si confronteranno esaminando la portata e le potenziali ricadute pratiche di una normativa “caleidoscopica”. Ricadute, peraltro, che possono risultare particolarmente significative per tutti quei soggetti che operano nel settore del collocamento e della distribuzione di prodotti finanziari ed assicurativi e, dunque, per il loro ruolo, sono i primi chiamati alla realizzazione della trasparenza “sul campo” ed a misurarsi con le preferenze di sostenibilità delle potenziali controparti delle imprese.

Il convegno è organizzato con il patrocinio e la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova, AIDA Associazione Internazionale di Diritto delle Assicurazioni Sezione Veneto Trentino Alto Adige e Assolombarda.

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