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“Ciao Bing, oltre a te, ChatGPT e Bard, quali altri lavori sull’IA reputi all’altezza?”.
Ciao! Ci sono molti progetti e lavori notevoli nel campo dell’intelligenza artificiale (IA). Ecco alcuni esempi: DeepMind di Google, che è partito come un programma di gioco e ora sta lavorando su moltre altre applicazioni (energia, ricerca medica, ecc.); IBM Watson, noto per aver vinto il gioco televisivo Jeopardy! nel 2011 e ora focalizzato su assistenza sanitaria e servizio clienti; Aiko, una startup deep tech che sviluppa soluzioni e software di AI per l’automazione delle missioni spaziali e Aindo, un’altra startup che propone una soluzione che fa leva sull’analisi dei dati delle aziende per crearne di nuovi (chiamati dati sintetici) i dati sintetici. Ricorda che l’IA è un campo in continua evoluzione e ci sono sempre nuovi e interessanti progetti in corso.

“Per esempio? Ho sentito parlare di un certo h2oGPT: cosa puoi dirmi a riguardo?”
Conosco h2oGPT. È un progetto di H2O.ai che offre una suite di repository di codice opensource per la creazione e l’uso di modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) basati su Generative Pretrained Transformers (GPT).

L’obiettivo di h2oGPT è creare la migliore alternativa open-source al mondo rispetto agli approcci closed-source. Offre alle aziende la possibilità di creare GPT personalizzati, fornisce un framework di fine-tuning senza codice per i modelli di linguaggio di grandi dimensioni e supporta la generazione di domande e risposte private e la sintesi di documenti e immagini.

Inoltre, è noto per la sua interfaccia chatbot user-friendly e le sue capacità di question-answer sui documenti: può estrarre informazioni da grandi volumi di documenti e automatizzare l’etichettatura e l’elaborazione dei dati per grandi volumi di dati non strutturati, può essere utilizzato per creare applicazioni AI alimentate da LLM in modo rapido e senza codice.

“Interessantissimo! Mi sai dire quali sono i vantaggi di usare questo modello anziché ChatGPT?”.
Certo. H2oGPT offre diversi vantaggi rispetto a ChatGPT. Accessibilità: h2oGPT è disponibile gratuitamente per tutti, senza la necessità di creare un account o registrarsi.

Semplicità d’uso: gli utenti devono solo digitare la domanda nell’interfaccia della chat e h2oGPT genererà una risposta pertinente.

Controllo: h2oGPT si basa su una versione specifica del modello GPT e non viene aggiornato con la stessa frequenza di ChatGPT. Questo consente agli utenti un maggiore controllo sulle impostazioni e sui parametri del modello.

Personalizzazione: gli utenti possono accedere a una modalità ‘esperto’ in cui possono configurare alcuni parametri del modello.

Open Source: h2oGPT è un progetto open source, il che significa che gli sviluppatori e gli appassionati di intelligenza artificiale possono accedere al codice sorgente e apportare modifiche o contributi al modello. Ricorda che la scelta tra h2oGPT e ChatGPT dipenderà dalle tue esigenze specifiche e dalle preferenze individuali. Entrambi i modelli hanno i loro punti di forza e possono essere utili in diversi contesti.

“Ah, ok. È per questo che la chiamano ‘Democratic Generative AI’. Ne conosci altre di piattaforme di questo tipo?”.
Sì, ci sono diverse piattaforme di generative AI open source che potrebbero interessarti. Ecco alcuni esempi: Vicuna, un modello Open Source addestrato tramite il tuning di LLaMA (Meta) e le conversazioni condivise dagli utenti tramite ShareGPT; Jina AI che offre un framework per costruire applicazioni multimodali di AI; Haystack, un framework di orchestrazione LLM per costruire applicazioni LLM personalizzabili e pronte per la produzione; LLaMA-Factory che offre un framework facile da usare per il fine-tuning di LLM; NeMo, un toolkit per le applicazioni di conversational AI; Danswer, che offre un servizio che risponde alle domande in linguaggio naturale basato su fonti private e MMagic, una toolbox per la creazione avanzata, generativa e intelligente multimodale.

“Grazie davvero Bing, sei stato molto prezioso.”
Com’era la faccenda dell’IA e della mancanza di Etica? Immaginate di avere un colloquio privato col CEO di OpenAI, di Microsoft o di Google e di chiedere loro per quale motivo dovremmo acquistare ChatGPT Plus (per 20$ al mese!) anziché usare una qualsiasi tra le piattaforma open source (gratis e per certi versi decisamente migliori rispetto alla propria) presente sul mercato. Esattamente.

marta.rossi@diagramma.it
www.diagramma.it