Il mercato assicurativo indiano è abbastanza grande da poter ospitare 80-100 compagnie assicurative. È quanto ha detto Sameer Bansal, responsabile distribuzione di PNB MetLife nel corso di un’intervista rilasciata a Deccan Herald: “In India ci sono 24 compagnie di assicurazione Vita e 30 assicuratori generalisti. Complessivamente si contano circa 56-57 aziende. Guardando ai mercati come gli Stati Uniti e la Cina, quello indiano è molto piccolo. Negli Stati Uniti ci sono più di 5.000 compagnie assicurative per una popolazione che è meno di un terzo di quella indiana. La Cina ha più di 200 compagnie di assicurazione. Non vedo il numero una crescita simile in termini di numero di imprese in India ma, certamente, parliamo di un mercato che può assorbire 80-100 compagnie assicurative”.
Delineando il potenziale del mercato, Bansal ha affermato: “Attualmente, su una popolazione indiana di circa 140 milioni di abitanti, circa 90 milioni di indiani sono assicurabili. Di questi, circa 30 milioni hanno già alcune polizze. Tuttavia, anche per chi ha una polizza, c’è un gap assicurativo dell’83%. Ciò significa che anche le persone assicurate hanno solo il 17% di ciò di cui hanno bisogno. Quindi ci sono molti rischi ancora da coprire”.
Esprimendo ottimismo per una maggiore penetrazione assicurativa, ha inoltre spiegato che “attualmente, la classe media costituisce circa il 30% della popolazione indiana. Si stima che questa percentuale aumenterà al 60% entro il 2047. L’incremento del reddito disponibile consentirà alle persone di investire maggiormente in polizze assicurative. Infine, la proliferazione delle infrastrutture e della tecnologia digitale renderà l’assicurazione più accessibile e conveniente. Spero che questi fattori possano aiutare la transizione assicurativa da uno strumento di risparmio fiscale a una rete di sicurezza essenziale”.