Direct Line ha rifiutato una seconda offerta di acquisizione da parte di Ageas, affermando che l’offerta dell’assicuratore belga, seppure migliorata, continua a sottovalutare “significativamente” il valore del gruppo assicurativo britannico.
I termini della nuova offerta ricevuta il 9 marzo implicano un valore di 237p per azione Direct Line, per una valutazione complessiva di 3,11 miliardi di sterline (circa 3,64 miliardi di euro) che si traduce in un aumento complessivo di circa il 3% rispetto all’offerta iniziale di febbraio.
“Dopo aver valutato l’ultima proposta con i propri consulenti, il board continua a ritenere che l’offerta sia poco attraente e che sottovaluti significativamente Direct Line Group e le sue prospettive future. Di conseguenza, il board ha respinto all’unanimità l’ultima proposta”, spiega in una nota la società del telefono rosso.
Ageas ha ora tempo fino al 27 marzo per avanzare un’ulteriore offerta o ritirarsi secondo le regole del City Takeover Panel e a quanto filtra, il gruppo assicurativo belga non intende mollare la presa, pur ritenendo “convincente”, l’ultima proposta.
Il management di Direct Line, sotto la guida del nuovo Ceo Adam Winslow, continua ad avere fiducia sul futuro autonomo dell’azienda, nonostante i recenti problemi di redditività.
A settembre il gruppo dichiarava una perdita operativa di 78,1 milioni di sterline per i primi sei mesi del 2023, a fronte di un utile di 197 milioni di sterline per lo stesso periodo del 2022.
Il gruppo Direct Line conta su circa 10 milioni di clienti, tra i vari brand che comprendono anche Churchill, Green Flag, Privilege, Darwin, NIG e DLG.