Talanx Group, la società madre di Hannover Re, ha riportato un aumento dell’utile netto di gruppo a 1,17 miliardi di euro per l’intero anno 2022, nonostante le ingenti perdite totali dovute a catastrofi naturali siano state pari a 1,5 miliardi di euro, il volume più alto nella storia dell’azienda.
Talanx afferma che la sua attività assicurativa primaria (che comprende le divisioni Industrial Lines, Retail Germany e Retail International) ha contribuito in modo significativo a questa forte performance commerciale, aumentando la sua quota dell’utile netto di gruppo su base annua a 541 milioni di euro.
I premi lordi emessi dell’azienda nel 2022 sono aumentati del 17,4% a 53,4 miliardi di euro, mentre il reddito netto da investimenti si è attestato a 3,7 miliardi di euro, in calo rispetto ai 4,7 miliardi di euro, a causa, secondo Talanx, di minori guadagni netti sulle cessioni. Nel frattempo, l’utile operativo è aumentato del 37,4% a 3,4 miliardi di euro.
Le richieste di risarcimento per grandi sinistri del gruppo sono state pari a 2,18 miliardi di euro, ben al di sopra del budget di 1,8 miliardi di euro per l’intero anno 2022. La compagnia tedesca ha attribuito questo risultato alle catastrofi naturali e alle riserve contabilizzate per la guerra della Russia contro l’Ucraina.
Il combined ratio per l’intero gruppo nel 2022 è stato pari al 98,9%, rispetto al 97,7% del 2021, che Talanx attribuisce anche ai suddetti venti contrari.
La divisione riassicurazione ha registrato una crescita a due cifre nel 2022, con un aumento del 19,9% a 33,3 miliardi di euro. Tuttavia, l’aumento dei sinistri per grandi perdite ha avuto un impatto complessivo sulla divisione.
Talanx ha riferito che le perdite più significative nel segmento riassicurativo Property/Casualty (P&C) nel 2022 riguardano l’uragano Ian (322 milioni di euro), le inondazioni in Australia (233 milioni di euro) e le tempeste di febbraio in Europa (107 milioni di euro).
Inoltre, la pandemia COVID-19 ha ancora avuto un effetto importante sul segmento riassicurativo Vita/Malattia, la cui entità è diminuita costantemente nel corso dell’anno.
Complessivamente, l’utile operativo è stato di 2,5 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 1,7 miliardi del 2022, mentre il contributo della divisione riassicurativa all’utile netto del gruppo è salito a 707 milioni di euro.