Una nuova pubblicazione INAIL esamina i rischi lavorativi delle lavanderie industriali, che esercitano attività a supporto di diverse realtà produttive, principalmente il comparto ospedaliero e quello ricettivo (alloggi e ristorazione).
Il comparto delle lavanderie industriali risulta ancora molto poco investigato dal punto di vista igienistico-industriale. Allo scopo di colmare tale lacuna, la Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione e la Consulenza statistico attuariale dell’Inail, in collaborazione con Assosistema Confindustria, hanno realizzato l’opuscolo “Analisi dei rischi nelle lavanderie industriali”.
Il lavoro analizza in maniera approfondita due aspetti complementari: da una parte i dati statistici relativi ad aziende e addetti assicurati all’Istituto – con la descrizione del fenomeno infortunistico e tecnopatico dal 2016 al 2021 – e dall’altra alcuni specifici rischi cui possono essere esposti i lavoratori.
Secondo i dati Assosistema (che rappresenta in Confindustria, a livello nazionale, il comparto delle la vanderie industriali) esiste un centinaio di aziende attive nel settore il cui turnover, nel complesso, rappresenta quasi il 68% dell’intero volume d’affari generato dal comparto, con un numero di dipendenti corrispondente a circa il 50% degli occupati settoriali a livello nazionale.
I lavoratori sono caratterizzati da occupazione stabile con contratto a tempo indeterminato, da prevalenza femminile (65%) e da una concentrazione nella fascia di età 40-49 anni.
La distribuzione geografica delle imprese aderenti sul territorio italiano vede una maggior presenza nel Nord (56,8%), seguono Centro (23,7%) e Mezzogiorno (19,5%).
Le lavanderie industriali rappresentano, quindi, un asset strategico per la sussistenza di quelli che sono gli standard necessari per garantire, da un lato, l’operatività del sistema sanitario e, dall’altro, un’adeguata accoglienza presso le strutture alberghiere e della ristorazione.
Nella pubblicazione Inail-Assosistema vengono analizzati i dati statistici relativi ad aziende e addetti assicurati dall’Istituto, con l’andamento di infortuni e malattie professionali nel periodo 2016-2021, ed esaminati alcuni rischi specifici a cui possono essere esposti i lavoratori.
Tra questi, sono presi in considerazione quelli legati all’esposizione ad agenti biologici, chimici e a campi elettromagnetici, alla movimentazione manuale dei carichi, all’assunzione di posture incongrue, alla manutenzione delle attrezzature di lavoro e ai lavori in quota. A ogni tipologia di rischio sono associate le misure principali di prevenzione e di protezione, individuali e collettive, da adottare.
La pubblicazione verrà presentata mercoledì 22 marzo a partire dalle 11, presso la Sala del Parlamentino Inail in via Quattro Novembre a Roma.