Sono circa 359 mila i lavoratori ricercati dalle imprese italiane per il mese di marzo. Un numero che rappresenta un incremento del 13% rispetto a febbraio (41.000 unità in più) e del 22,9% (67.000 in più) rispetto al marzo 2021.
Sono dati raccolti dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che certifica la tenuta della domanda di lavoro, sebbene in un quadro di crescente incertezza.
L’industria ha programmato per marzo oltre 112 mila entrate, in crescita del 2,2% su mese e su anno. Tiene il settore manifatturiero con 75 mila entrate (+2,3% su mese e +5,9% su anno); la meccatronica ricerca 20 mila lavoratori (-1,8% su mese e +12% su anno), la metallurgia 18 mila, con +5% su mese e +8,4% su anno, le industrie alimentari, bevande e tabacco novemila, +5,5% su mese e -6,4% su anno.
Elevata la domanda di lavoro nelle costruzioni con 37 mila assunzioni programmate (+1,9% su mese e -4,6% su anno).
Sempre nell’attuale mese di marzo, sono oltre 246 mila i contratti di lavoro offerti dal settore dei servizi (+18,8% sul mese scorso e +35,5% sul marzo 2021).
In testa, per le opportunità di lavoro offerte, troviamo i servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici con quasi 64 mila entrate programmate, il commercio (44 mila entrate) e i servizi alle persone (circa 40 mila).
I contratti a tempo determinato si confermano la forma contrattuale prevalente proposta con 184 mila profili ricercati, pari al 51,3% del totale. Seguono i contratti a tempo indeterminato (78 mila), i contratti di somministrazione (41 mila), gli altri contratti non alle dipendenze (24 mila), i contratti di apprendistato (16 mila), gli altri contratti alle dipendenze (10 mila) e i contratti di collaborazione (6.000).