Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Ricerca, competenze e progetti concreti al servizio di un mondo ancora più digitale
Il settore cresce e secondo i dati del Politecnico di Milano ci sono ancora ampi margini di sviluppo Ma c’è chi ha già integrato le nuove tecnologie in azienda e chi ne ha fatto il proprio core business
Raccolta in aumento per il risparmio gestito a febbraio. In base ai dati della mappa mensile di Assogestioni, l’industria ha chiuso il mese con flussi netti di 6,28 miliardi di euro dai 4,33 miliardi di gennaio. La spinta è arrivata dalle gestioni di portafoglio che sono tornate in attivo (2,06 miliardi) dopo il rosso del mese precedente (-1,19 miliardi) in particolare grazie alle linee istituzionali (+988 milioni da -2,9 miliardi), mentre le linee retail hanno attirato 1,07 miliardi, da +1,7 di gennaio.
Scoprire solo ora, quando è stato convocato per un’audizione Philippe Donnet, l’amministratore delegato di Generali, che la Commissione di inchiesta sulle banche potrebbe assumere attribuzioni che sono proprie di altre Commissioni parlamentari o di determinate authority fa nascere il sospetto che si contesti solo quando a Tizio o a Caio non stanno bene alcune decisioni.
Vale quasi l’investimento di Francesco Gaetano Caltagirone in Generali. Secondo le ultimi informazioni disponibili l’imprenditore capitolino è arrivato a controllare il 9,519% di Generali, primo investitore privato della compagnia subito dopo Mediobanca che tra quote dirette (12,8%) e prestito titoli (4,4%) arriva al 17,2%. Un pacchetto di 150,5 milioni di azioni, che ai valori attuali di Borsa vale appunto quasi tre miliardi.
Estesa, anche per l’anno 2022, la copertura sanitaria dei familiari dei dipendenti del settore Ced, Ict, professioni digitali e Stp iscritti al Fondo Easi. Grazie alla proficua collaborazione con la compagnia UniSalute, il dipendente iscritto al Fondo Easi – Ente di assistenza sanitaria integrativa, costituito pariteticamente da Assoced, Lait e Ugl Terziario, avrà ancora la possibilità di estendere la copertura sanitaria integrativa in favore dei propri familiari: un vantaggio in più che permette di prendersi cura con maggiore tranquillità della salute di tutta la famiglia.
Un’azienda agricola su dieci (valore medio nazionale 11%) sarà incapace di far fronte alle spese dirette necessarie a realizzare un processo produttivo, risultandone così estromessa. Una percentuale che prima della crisi internazionale scatenata dal conflitto in Ucraina era pari all’1%.
In Italia l’anno scorso sono stati investiti 380 milioni di euro nelle soluzioni di intelligenza artificiale, con una crescita del 27% su un anno prima e all’interno di un andamento positivo che si sussegue ormai da qualche anno. Le aziende che si occupano di Ia nel nostro paese hanno dimostrato buone capacità di esportare, con il 24% del valore del mercato dato proprio dalle vendite all’estero. I dati raccolti dall’Osservatorio Artificial Intelligence della School of management del Politecnico di Milano sono perciò positivi, ma con un ampio margine di crescita, ha spiegato ieri Stefano Garavaglia, ricercatore senior dell’Osservatorio, durante il secondo appuntamento degli Stati Generali 2022 dell’Intelligenza Artificiale, la tre giorni organizzata da Class editori trasmessa su Class Cnbc e online sui siti di Milano Finanza, Class Agorà e su Zoom.
- Generali, sciolto il patto
Delfin e Fondazione Crt hanno sciolto il patto parasociale di consultazione su Generali. Il patto era stato sottoscritto il 10 settembre da Delfin e da alcune società del gruppo Caltagirone e Fondazione Crt aveva aderito il 17 settembre. Caltagirone aveva già esercitato il recesso dal patto il 27 gennaio e lo scioglimento era atteso. Delfin e Fondazione Crt hanno condiviso che, alla luce dell’evoluzione anche informativa verificatasi «con riguardo a quanto oggetto del Patto, sono venute meno le finalità per le quali lo stesso era stato costituito». Secondo fonti di mercato Delfin sta studiando il piano presentato dai candidati presidente e a.d. della lista Caltagirone per prendere una decisione definitiva sul voto nell’assemblea del 29 aprile. Nel frattempo, in base ai documenti pubblicati sul sito Awakening the Lion, Francesco Gaetano Caltagirone controlla il 9,519% della compagnia triestina. I volumi degli scambi sul titolo Generali sono aumentati significativamente negli ultimi due giorni: circa il 40% in più rispetto alla media del mese precedente.
- Donizetti Opera, Allianz main partner del festival
E’pronta per la partenza l’ottava edizione del Donizetti Opera, festival internazionale dedicato al compositore bergamasco, organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza. Appuntamento, dunque, a Bergamo «Città di Gaetano Donizetti» dal 17 novembre al 4 dicembre prossimo.La presentazione del programma del Festival si è svolta ieri nella Torre Allianz di Milano, come già per l’edizione 2021: il gruppo assicurativo è infatti main partner nonché membro benemerito della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo dal novembre 2020, per una partnership di durata quinquennale.
- Generali, Del Vecchio e Crt sciolgono il patto
Si muove l’azionariato di Generali in vista dell’assemblea del 29 aprile per il rinnovo del board. Ieri Leonardo Del Vecchio e la Fondazione Crt hanno sciolto il patto di consultazione che legava il 6,62% di Del Vecchio (con la lussemburghese Delfin) e l’1,71% dell’ente torinese. Sono i due grandi azionisti che lo scorso settembre si erano affiancati a Francesco Gaetano Caltagirone in un patto parasociale per favorire lo scambio di informazioni in vista della nomina del nuovo organo di governo della compagnia. I due pattisti, è scritto in una nota, «hanno condiviso che, alla luce dell’evoluzione — anche informativa — verificatasi (cioè la lista e il piano di Caltagirone, ndr), sono venute meno le finalità per le quali lo stesso era stato costituito». La nascita del patto aveva cristallizzato l’esistenza di due poli di soci in Generali, con i due imprenditori e la Crt contrari alla presentazione di una «lista del cda» approvata a maggioranza dal consiglio uscente presieduto da Gabriele Galateri di Genola con la riconferma del ceo Philippe Donnet per un terzo mandato.
- Generali, Caltagirone al 9,52% E anche Del Vecchio può salire
Per nominare i prossimi vertici in Generali lo sfidante Francesco Gaetano Caltagirone ha arrotondato ancora la quota, che lunedì ammontava al 9,52%. Mentre i suoi sodali Delfin e Fondazione Crt sciolgono il patto nato sei mesi fa, probabilmente per avere mani più libere e arrotondare a loro volta senza superare il 10%, che potrebbe richiedere un nulla osta Ivass se gli acquisti venissero considerati coordinati dall’autorità. L’aumento di quota dell’imprenditore romano si legge nel prospetto informativo per sollecitare deleghe di voto ai piccoli azionisti, previsto dal Testo unico della finanza e dal regolamento Consob e depositato il 28 marzo. Una pratica che in Italia si usa solo per le operazioni più incerte: e che Caltagirone ha affidato ai consulenti di Georgeson-Proxitalia, chiamati a raccogliere deleghe di voto per la lista e il programma presentati settimana scorsa. L’assemblea Generali 2019, l’ultima in cui si votò per il cda, vide presente a Trieste un 3,5% di capitale di soci con quote inferiori allo 0,55%. Stavolta la riunione sarà in remoto, ma una quota del 2-3% di “piccoli” è attesa, e potrebbe rivelarsi decisiva nella contesa tra la lista del cda uscente – supportata da Mediobanca e De Agostini – e la lista Caltagirone, che spera nel sostegno dei due “ex pattisti”. Entrambi gli schieramenti sono attesi alla data di deposito del 14 aprile, con due quote appaiate attorno al 20% ciascuna. Per tradizione, e inerzia, i piccoli soci appoggiano il cda in carica, specie se la gestione è in utile e i dividendi ricchi. Ma, evidentemente, Caltagirone conta di convincere anche i soci minori, con una campagna porta a porta che durerà «fino alle ore 18 del 26 aprile».
- Per le assicurazioni massimali più alti
Asseverazioni e attestazioni, relative a tutti i bonus casa, sempre agganciate a un’assicurazione specifica. E massimale sempre pari agli importi dell’intervento oggetto di asseverazione, con un rapporto di uno a uno. Il decreto Sostegni-ter, nella sua versione definitiva, conferma le novità in materia di assicurazione dei professionisti, inserite nel Dl Frodi. E mette a segno due cambiamenti molto rilevanti per il mercato. Il primo riguarda i massimali. Attualmente, infatti, solo per il superbonus 110% in versione eco il massimale delle polizze viene impegnato al momento dell’invio dell’asseverazione all’Enea. Le nuove regole prevedono invece che, per tutte le asseverazioni (comprese le cessioni dei bonus “minori” e il super sismabonus), il contatore del massimale venga aggiornato. Con un meccanismo molto penalizzante: per ogni euro asseverato bisognerà avere almeno un euro libero nel proprio massimale. Saranno i professionisti a garantire di avere plafond libero al momento dell’asseverazione, altrimenti dovranno sottoscrivere una nuova assicurazione.
- Danni al parcheggio condominiale, risponde il Comune dei tubi logori
Il Comune è responsabile per i danni causati dalla rottura di tubazioni deputate alla raccolta e smaltimento delle acque meteoriche superficiali, anche se abusive. È il principio reso dalla pronuncia del Tar Lazio Roma pubblicata il 10 marzo 2022, la numero 2786. All’origine della vicenda i reiterati fenomeni alluvionali protrattisi per anni che, a causa di condotte fognarie e idriche sottodimensionate, avevano procurato ingenti danni al parcheggio di un condominio (mancata fruizione da parte dei condòmini e apertura di voragini). Il tribunale amministrativo capitolino era stato chiamato dal condominio a pronunciarsi sulla condanna di Roma Capitale ai sensi del Codice del processo amministrativo (Dlgs 104/2010, articolo 30, comma 2) in relazione al mancato adeguamento e messa in sicurezza della condotta idrica e fognaria e al ristoro dei danni patiti.
- Va provato il danno da lavori in facciata
Risarcimento per la perdita dei guadagni dovuta ai lavori in facciata ma bisogna fornire le prove, altrimenti il risarcimento avverrà in via equitativa. Un’impresa, il cui esercizio commerciale era posto all’interno di un condominio, otteneva dal Tribunale la condanna del condominio al risarcimento del danno cagionatole dall’omessa e negligente manutenzione della facciata esterna dei balconi. L’impresa otteneva il risarcimento equitativo del danno emergente e del lucro cessante. La Corte di appello, in accoglimento della domanda del condominio, riduceva però l’importo, poiché era mancata la prova di elementi certi da cui desumere l’entità del danno. La Cassazione (ordinanza 8941/2022) dichiarava inammissibile il ricorso perché l’impresa avrebbe dovuto provare la sussistenza delle conseguenze derivanti dall’omessa manutenzione delle facciate da parte del condominio e avreb be dovuto fornire la prova rigorosa del danno subito.
- Itas, utili a quota 28,9 milioni La Solvency sale al 217%
Il Gruppo Itas Assicurazioni ha chiuso l’esercizio 2021 con un utile di consolidato prima delle imposte di 28,9 milioni (27,3 nel 2020), composto da 13,8 milioni che fanno capo al comparto danni e 14,52 milioni la vita. A fine dicembre il patrimonio netto complessivo ammontava così a 524,4 milioni in crescita del 4,2%. L’esercizio si chiude con un Solvency Ratio del 217% (183% nel 2020). I premi nei rami Danni ammontano a 735 milioni, sostanzialmente in linea con il 2020 escludendo dal computo i premi afferenti ad Assicuratrice Val Piave. Il combined ratio rimane ben positivo e invariato rispetto all’anno precedente (97,3%).
- Generali, sciolto il patto tra Del Vecchio e CrT Caltagirone è al 9,52%
Sciolto il patto di consultazione sulle Generali. Dopo il recesso di Francesco Gaetano Caltagirone lo scorso 27 gennaio, ieri Delfin, la cassaforte di Leonardo Del Vecchio, e Fondazione CrT hanno annunciato lo scioglimento dell’accordo siglato a settembre. «Alle luce dell’evoluzione – anche informativa – verificatasi con riguardo a quanto oggetto del patto, sono venute meno le finalità per le quali lo stesso era stato costituito», hanno spiegato in una nota l’ente e la società che hanno ricordato che l’intesa «non prevedeva alcun impegno delle parti in merito all’esercizio del diritto di voto e alle valutazioni a ciò sottese». In altre parole, considerato che entrambe le liste di maggioranza sono disponibili e che la scorsa settimana Francesco Gaetano Caltagirone ha svelato il programma strategico per il Leone, ciascuno ha gli strumenti per decidere come esprimersi all’assemblea del 29 aprile. Assise per la quale anche Assogestioni si sta attrezzando. Nelle prossime ore è infatti atteso il deposito della terza lista, che sarà di minoranza.
- Energia, famiglie e imprese ko: ondata di mancati pagamenti
Il caro-bollette spinge verso l’alto gli insoluti tra i privati e le piccole imprese. Secondo un’indagine di Arte, l’associazione che raggruppa i reseller e i trader di energia italiani, il valore delle forniture non pagate in Italia è passato dai circa 17 milioni di euro di dicembre dell’anno scorso, pari al 10% del totale mensile, ai 21,5 di gennaio (13% del totale), fino a spingersi nello scorso mese di febbraio a circa 26 milioni di insoluto, il 15,44%. Quasi un cliente su sei, secondo il campione di analisi di Arte (le realtà associate forniscono 1,3 milioni di contatori in tutta Italia) fatica oggi a onorare il contratto di fornitura, con un incremento medio dei distacchi per morosità che è stato, sempre a febbraio, di oltre il 36% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
- L’assicuratore auto Huk-Coburg prevede aumenti di prezzo per gli automobilisti