di Manuel Follis
Assicurazioni Generali comunica «di aver sospeso con effetto immediato e fino a ulteriore avviso Luciano Cirinà, Austria & Cee regional officer». La nota ufficiale diffusa ieri pomeriggio segna un’altra tappa nella partita per la nomina del nuovo board che si deciderà nell’assemblea del 29 aprile. Da quando la lista presentata da Francesco Gaetano Caltagirone ha inserito il nome di Cirinà come possibile nuovo amministratore delegato (alternativo a quello proposto dalla lista del consiglio che punta sulla riconferma di Philippe Donnet) in azienda la situazione è diventata in parte delicata in parte imbarazzante. Per molti il manager si era messo in aspettativa, ma alla società non risultava questa posizione. In parallelo domani ci sarà a Milano una conferenza stampa alla quale parteciperanno Claudio Costamagna e appunto Cirinà, indicati rispettivamente come presidente e ceo nella lista di consiglieri promossa dal gruppo Caltagirone per il rinnovo del cda. La conferenza stampa, nella quale sarà illustrato il piano alternativo della lista Caltagirone, potrebbe diventare un momento chiave in questa partita, perché in sostanza potrebbe fornire il motivo legale perché Generali proceda con il licenziamento per giusta causa di Cirinà. Il motivo si legge in maniera abbastanza evidente nel comunicato diffuso ieri. La società ha infatti precisato che «come comunicato a Luciano Cirinà, durante il periodo di sospensione restano validi tutti gli obblighi statutari o contrattuali derivanti dal rapporto di lavoro con la compagnia, tra cui ogni responsabilità legata alla protezione delle informazioni confidenziali della compagnia, l’adesione a tutte le regole e le policy interne, incluse quelle che regolano le relazioni con i media, gli analisti finanziari, le agenzie di rating, gli investitori e le authority, attività riservate esclusivamente alle funzioni preposte all’interno della compagnia». Tradotto: non essendosi dimesso ed essendo ancora dipendente del gruppo assicurativo, non appena Cirinà assocerà la sua figura in qualsiasi modo a un nuovo piano concorrente potrebbero esserci le motivazioni per un giusto licenziamento, e il tutto come accade spesso in questi casi potrebbe poi sfociare alla fine in una lunga battaglia legale. A Trieste c’è chi ha reagito con sconcerto alla decisione del manager di entrare nella lista di Caltagirone sfidando Donnet, mentre altri, a partire dal ceo, non avrebbero per niente gradito la scelta, trovandola peraltro in contrasto con lo stile aziendale. Per il momento, come deciso nel corso del consiglio svoltosi ieri, Giovanni Liverani, che attualmente guida Generali Deutschland, assumerà ad interim il ruolo prima ricoperto da Cirinà. (riproduzione riservata).
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