Groupama ha quasi triplicato il suo utile netto nel 2021, a 493 milioni di euro (rispetto ai 177 milioni di euro). Questo è “il miglior risultato in 10 anni”, ha sottolineato il suo direttore finanziario Cyril Roux in una conferenza stampa.
L’utile operativo è aumentato del 50% (a 461 milioni di euro), trainato in particolare dall’attività di risparmio del gruppo. Il risultato netto è in parte anche cresciuto grazie a 135 milioni di euro di plusvalenze nette del gruppo. “Abbiamo fatto girare l’attività di alcune delle nostre filiali, come il GAN, e le nostre attività in Italia, che sono diventate di nuovo redditizie”, aggiunge l’amministratore delegato Thierry Martel.
Sul piano commerciale, Groupama ha potuto approfittare del dinamismo della sua attività di assicurazione di persone, che pesa ormai sul suo fatturato quanto l’assicurazione cose e responsabilità civile.
Il balzo delle assicurazioni persone (+10%) si spiega in particolare con il dinamismo della raccolta unit-linked, che rappresenta il 50% della nuova produzione vita della mutua. Mentre il calo dei rendimenti obbligazionari sta invitando a rivedere il modello di assicurazione sulla vita, che è stato a lungo basato sul fondo euro, Groupama ritiene che la risposta si trovi altrove: “in un mix di euro e polizze unit-linked adattate all’età e al profilo di rischio di ogni cliente e che possono evolvere nel corso del loro ciclo di vita”, spiega il suo direttore generale Thierry Martel.
L’assicurazione della proprietà e della responsabilità civile ha visto il suo fatturato aumentare del 4% nel 2021.
Per quanto riguarda la solvibilità del gruppo, si attesta al 271% con le misure transitorie consentite dalla direttiva europea, e al 183% senza le misure transitorie, con un aumento di 30 punti rispetto all’anno scorso. Groupama afferma quindi di essere resiliente di fronte alle crisi, compresa la guerra in Russia, che sta causando il caos sui mercati azionari, ma “non incide sulla solvibilità” del gruppo mutualistico. La sua esposizione alle azioni rimane limitata: esse rappresentano solo il 7% del suo portafoglio di attività.