Si scalda il clima sul rinnovo dei vertici di Itas Mutua. Ad aprile scadrà il mandato del presidente Fabrizio Lorenz che non potrà ricandarsi per il limite dei tre mandati in consiglio di amministrazione, ma la sua uscita di scena non è affatto scontata. Qualora a prendere il suo posto fosse l’attuale vicepresidente vicario, Giuseppe Consoli, che è anche presidente di Itas Vita, Lorenz potrebbe assumere il suo incarico, con una sorta di staffetta. Mentre sarebbe destinato a uscire di scena se a salire alla presidenza fosse Andrea Girardi, consigliere entrato in cda la scorsa estate dopo le dimissioni a sorpresa dell’amministratore delegato, Raffaele Agrusti. A seguire con attenzione il rinnovo dei vertici della mutua trentina è ovviamente l’Ivass, l’autorità di controllo del settore, che ha alzato la guardia dopo l’uscita di Agrusti, considerato manager di discontinuità rispetto alla precedente gestione con le vicende giudiziarie che avevano coinvolto l’ex dg, Ermanno Grassi. Tanto più che subito dopo Agrusti hanno lasciato altri due consiglieri indipendenti, Maria Teresa Bernelli (ex Pwc) e Paolo Vagnone (ex Allianz). Mentre il delegato di Itas di Parma, Alberto Guareschi, in una mail inviata a tutti i delegati segnala il rischio che sia con Consoli sia con Girardi si arriverebbe a una riconferma dell’attuale governance. (riproduzione riservata)
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