di Anna Messia
Si scalda la polizza al casello. Mentre diverse compagnie sono in movimento per offrire servizi assicurativi abbinati a quelli per il pagamento del pedaggio autostradale ieri l’Antitrust ha comminato una sanzione di 2 milioni a Telepass. La multa è andata in particolare a Telepass e a Telepass Broker per una pratica commerciale ingannevole nell’attività di distribuzione di polizze assicurative Rc Auto tramite la propria app, per i clienti titolari degli abbonamenti Telepass Family e Telepass Viacard. Una decisione che è stata presa dopo la segnalazione arrivata dagli agenti assicurativi di Anapa, l’associazione presieduta da Vincenzo Cirasola, a dimostrazione di quanto l’argomento della distribuzione tramite canali alternativi sia particolarmente sentito dalle reti di vendita tradizionali. Eppure, intorno alla polizza e ai servizi assicurativi al casello l’interesse delle compagnie assicurative è decisamente alto. Per lanciarsi nel mondo delle polizze la società del gruppo Atlantia, già nel 2019, ha scelto Prima Assicurazioni, integrando nella propria app l’offerta Rc Auto della tech company assicurativa italiana per dare ai clienti l’opportunità di gestire l’obbligo assicurativo sui veicoli in modo rapido. Anche Unipol, gruppo leader in Italia nel settore Rc Auto, ha già ottenuto da Aiscat la certificazione per il proprio device sui pagamenti autostradali. Pronta a scendere in campo c’è poi Sara Assicurazioni, la compagnia del gruppo Automobile Club Italia che come punto di forza ha anche la possibilità di offrire servizi di assistenza che caratterizzano da sempre il gruppo. Gli accordi con Telepass sembrano ambiti da più parti. Un vero fermento, ma ieri intanto l’Antitrust ha ricordato come usare correttamente i dati dei clienti, sanzionando le pratiche scorrette. L’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli ha accertato in particolare che le due società hanno condiviso informazioni sugli utenti con compagnie e intermediari di assicurazione senza averli adeguatamente informati sulla raccolta e sul modo di utilizzo dei loro dati, anche a fini commerciali. Inoltre, i clienti Telepass non hanno ricevuto una chiara informativa sull’effettiva rappresentatività dei soggetti fornitori delle polizze, in quanto le società si erano limitate a riportare sull’app e sul sito i loghi dei partner, senza specificare che alcuni di essi erano meri intermediari che agivano come agenti mandatari di compagnie non individuate e le società non avevano neppure fornito informazioni sui parametri per la selezione del preventivo proposto. (riproduzione riservata)
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