Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Anche febbraio si è rivelato positivo per la raccolta italiana del risparmio gestito, che si conferma un settore in buona salute. Il trend si mantiene in crescendo all’interno di un contesto in cui, complice la doppia leva favorevole dell’andamento dei mercati e della gran mole di liquidità accumulata dalle famiglie nel corso dei lockdown, la propensione all’investimento sta vivendo uno dei suoi periodi più brillanti. La fotografia di periodo scattata da Assogestioni mostra afflussi pari a 2,1 miliardi di euro, significativamente inferiori rispetto a gennaio (12,5 miliardi), ma comunque tali da spingere le risultanze del bimestre a quota 14,6 miliardi. Nel dettaglio, la raccolta di febbraio è stata trainata dalle gestioni collettive (2,2 miliardi), trend che ha di fatto invertito le dinamiche del mese precedente, quando a farla da padroni erano state le gestioni di portafoglio. Per queste ultime febbraio si è chiuso infatti con deflussi per 89 milioni dopo la raccolta positiva per 7,3 miliardi riportata a gennaio. In particolare, le gestioni di portafoglio istituzionali hanno registrato una raccolta negativa per 572 milioni, con il solo gruppo Generali che ha pesato per 1,2 miliardi sui deflussi. Secondo quanto ha fatto sapere la compgnia triestina, si tratterebbe di «deflussi sui fondi monetari all’interno dei mandati assicurativi in gestione».
Tocca al produttore dimostrare che un alimento è sicuro. Ma studi scientifici terzi dovranno verificare che le prove esibite a questo scopo dall’industria alimentare o mangimistica siano coerenti. Alle imprese, invece, dev’essere garantito il segreto industriale su processi di fabbricazione, tecniche e «impurezze» del prodotto. Salvo che tali info non siano esiziali per la tutela della salute. Domani entrerà in vigore il regolamento europeo che rende più trasparente l’analisi del rischio nella catena alimentare: si tratta del n. 1381 del 29 giugno 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 231 del 6 settembre 2019. Il provvedimento riforma le precedenti disposizioni Ue in materia, puntando a potenziare trasparenza e sostenibilità nelle attività di valutazione lungo la food chain dell’Unione. E tende a rafforzare affidabilità, obiettività e indipendenza degli studi scientifici presentati all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Di più: il nuovo regolamento affida anche un maggior peso agli stati membri nella governance della stessa Efsa.
Cattolica assicurazioni ha messo a segno nel 2020 un utile operativo da record a 412 milioni di euro, in crescita del 36,6% rispetto all’anno precedente. L’utile adjusted è salito dell’85,9% a 192 milioni e l’utile netto si è dimezzato a 36 milioni a causa dell’impairment sul goodwill (-138 mln sulle società Vera). La raccolta premi complessiva è diminuita del 18,6% a 5,653 miliardi, prevalentemente a seguito del periodo di lockdown. Nel business Danni diretto si è riscontrata una flessione del 2,5% a 2,104 miliardi dovuta all’Auto. Il calo della raccolta Vita è stato del 26,1% a 3,527 miliardi.
Nuove nomine ai vertici di Axa. Patrick Cohen, amministratore delegato di Axa Italia dal 2016, diventerà a.d. di Axa France dal 3 maggio. Entrerà a far parte del management committee. «Desidero ringraziare di cuore Patrick per il grande lavoro svolto in oltre quattro anni e sono molto felice che assuma questo importante ruolo nel gruppo Axa», ha commentato Antimo Perretta, a.d. Europa di Axa e presidente di Axa Italia. «Patrick è stato determinante nel processo di riposizionamento di Axa Italia, grazie alla sua leadership e alla sua spinta centrata sull’innovazione per i clienti e sulla trasformazione tecnologica. È già stato avviato il processo di selezione del successore, che avrà il compito di proseguire in continuità, su questa strada di successo, con una speciale attenzione ai clienti e ai nostri agenti». Intanto Frédéric de Courtois e George Stansfield sono stati nominati deputy-ceo. De Courtois ritornerà nella compagnia francese il 1° agosto dopo avere lasciato il mese scorso Generali, di cui era general manager.
Generali e Cdp sono pronte a unire le forze per investire in servizi residenziali e ricreativi per gli anziani, oltre che in servizi di benessere e assistenza. Secondo MF-Milano Finanza a metà febbraio le due società avevano chiesto alla Commissione Ue il via libera per creare una joint venture e nei giorni scorsi è arrivato il disco verde di Bruxelles, in particolare da parte della Direzione concorrenza. In ballo c’è la creazione di una nuova realtà, che sarà controllata alla pari da Cdp Venture Capital (70% Cdp e 30% Invitalia) e da Welion, società di servizi del gruppo Generali Italia nata nel 2007 e dedicata al welfare. L’intenzione è quella di colmare una carenza che si è fatta ancora più evidente con l’esplodere della pandemia. Nei mercati anglosassoni le strutture di assistenza per anziani sono molto diffuse. In Italia, invece, nonostante l’alto tasso di invecchiamento della popolazione, gli sforzi in questo settore da parte di investitori istituzionali sono stati ancora limitati. Ora l’iniziativa della prima compagnia assicurativa del paese, insieme a Cdp, punta ad accelerare. Un progetto che non è limitato alle sole Rsa, ma è allargato alla cosiddetta senior housing, formula abitativa destinata agli over 65 autosufficienti.
- Cattolica, aumento entro l’estate Risultato operativo record (+36%)
L’aumento di capitale si farà, le azioni proprie legate all’esercizio del recesso verranno vendute entro l’anno e gli effetti della partnership con Generali inizieranno a vedersi sui risultati 2021. Ma intanto Cattolica è a un passo dal completare la svolta storica che, almeno sulla carta, proietterà il gruppo in una dimensione del tutto nuova: una governance a prova di Autorità di Vigilanza e la trasformazione in spa dal primo aprile. «Diventeremo spa, ma i nostri principi resteranno sempre gli stessi. Saremo una compagnia retail con una forte presenza nel settore Auto e la vocazione di crescere nel non Auto e un’attenzione su specifiche nicchie come il terzo settore e l’agroalimentare e che avrà come architrave la rete agenziale ma guarderà avanti con l’intento di essere veloce, innovativa e digitale».
- Aviva pronta a cedere gli asset in Polonia: a breve la scelta dell’acquirente
È questione di pochi giorni e poi Aviva sceglierà a chi cedere i propri asset in Polonia. Secondo le ultime indiscrezioni potrebbe già indicare a inizio della prossima settimana con chi avvierà la trattativa in esclusiva per la cessione del business polacco. E il clima attorno alla partita si sarebbe improvvisamente riscaldato. In corsa, d’altra parte, ci sono due pesi massimi, Generali e Allianz, più il gruppo olandese NN, altrettanto determinato. Al punto che tutti si sarebbero resi disponibili ad aggiornare al rialzo il prezzo della manifestazione di interesse. Così se all’inizio si ragionava attorno a un valore prossimo ai 2 miliardi ora l’asta avrebbe fatto lievitare le quotazioni attorno ai 2,5 miliardi. E tutti i contendenti sarebbero particolarmente agguerriti.
- Thomas Buberl rinnova lo stato maggiore di AXA
Novità ai vertici di AXA: Buberl ha nominato due deputy-ceo: Frédéric de Courtois e George Stansfield sono stati nominati. Patrick Cohen sarà ceo di AXA in Francia
- L’incidente del Canale di Suez sarà costoso per gli assicuratori