Si chiama “Axa research Lab on gender equality”, il nuovo laboratorio nato dalla collaborazione tra l’università Bocconi e Axa per promuovere studi capaci di favorire l’eliminazione della disparità di genere. L’obiettivo del laboratorio diretto da Paola Profeta, studiosa di gender and public policy della Bocconi, è di “indagare il ruolo delle politiche pubbliche nella promozione dell’uguaglianza di genere, nonché l’empowerment e la leadership femminile”. I primi progetti avviati riguardano la presenza delle donne nelle discipline Stem, gli stereotipi correlati e il peso delle donne nelle posizioni con potere decisionale in politica e nell’impresa. Il laboratorio si avvale delle competenze scientifiche presenti in Bocconi nel campo delle scienze sociali.
Secondo il World Economic Forum, prima della crisi pandemica, il 31,4% del divario medio di genere nel mondo nel 2020 deve ancora essere colmato.
In tempo di Covid-19, inoltre, a pagare gli effetti della crisi economica sono soprattutto le donne che hanno visto ulteriormente aggravarsi la loro posizione rispetto a quella degli uomini. Le dimensioni più critiche sono le opportunità economiche e l’empowerment politico, in cui solo il 58% e il 23% del divario è stato rispettivamente colmato.
Senza cambiamenti sostanziali delle attuali politiche, l’uguaglianza di genere non sarà raggiunta per altri 99,5 anni.
“Il nostro approccio si fonda su una rigorosa base quantitativa e su un orizzonte europeo”, ha affermato Paola Profeta. “L’Axa research lab on gender equality promuove studi utili alla crescita sociale ed economica, in grado di tradursi in raccomandazioni di policy. Vogliamo generare una reazione che favorisca il raggiungimento del quinto obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite, cioè la parità di genere”.
“Il laboratorio nasce dalla ragione d’essere di Axa: ‘Agire per il progresso dell’umanità, proteggendo ciò che conta’”, ha dichiarato Patrick Cohen, amministratore delegato del gruppo assicurativo Axa Italia. “Non esiste progresso senza parità di genere. In Axa, da anni ci impegniamo ad aiutare le donne a superare ostacoli professionali e sociali, tramite politiche per la riduzione del divario di salario e di ruolo e servizi a sostegno della famiglia. Abbiamo raggiunto la parità in assunzioni e promozioni e la quasi parità sugli executive. Vogliamo arrivare all’equal pay gap a livello di gruppo entro il 2023. Questo progetto punta a innescare, attraverso la ricerca scientifica, un cambiamento culturale più ampio, che crei quella consapevolezza che favorisce l’uguaglianza. Confido che i risultati del lab faranno la differenza nell’incidere sui processi decisionali e possano favorire una società più inclusiva e sostenibile”.