di Paola Valentini
In febbraio le reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede hanno messo a segno una raccolta positiva di 4,5 miliardi. I volumi realizzati, stando ai dati Assoreti, registrano una crescita tendenziale del 7,6% e un progresso del 21,2% rispetto al mese precedente. La spinta arriva ancora una volta dai prodotti del risparmio gestito, con una valorizzazione di 3,5 miliardi più che raddoppiata (+124,2%) sull’anno e in crescita del 52,5% da gennaio. La raccolta netta realizzata sulla componente amministrata del portafoglio si attesta a un miliardo, evidenziando dinamiche di contrazione tendenziale (-61,9%) e congiunturale (-29,6%) attribuibili quasi esclusivamente ai flussi di liquidità. «Anche a febbraio i risultati di raccolta delle Reti si confermano solidi con uno spiccato orientamento alla diversificazione degli investimenti; in un clima di incertezza che continua a tradursi in una forte propensione al risparmio, il servizio di consulenza prestato dalle associate prosegue nell’indirizzare le risorse verso forme di investimento in grado di proteggere il portafoglio dei clienti creando valore», ha dichiarato Marco Tofanelli, Segretario generale di Assoreti. La dinamica di crescita del comparto coinvolge tutte le macro famiglie di prodotto. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni ha determinato volumi di raccolta netta pari a 1,2 miliardi (+248,1% anno su anno). Le scelte d’investimento si sono concentrate su gestioni collettive aperte di diritto estero, con investimenti netti per 1,5 miliardi, mentre il bilancio mensile sui fondi aperti italiani è risultato negativo per 320 milioni. Le sottoscrizioni nette realizzate sulle gestioni patrimoniali individuali hanno poi raggiunto quota 658 milioni (+62,1%). Le risorse nette destinate al comparto assicurativo/previdenziale sono state di 1,7 miliardi di euro (+104,2%), crescita che coinvolge polizze unit linked (1,1 miliardi) e prodotti multiramo (522 milioni). I risultati delle reti nell’ambito del risparmio gestito si traducono in un contributo decisivo – attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote – al sistema degli oicr aperti: in febbraio la raccolta netta ha infatti raggiunto quota 3,6 miliardi, risultando determinante nel portare su valori positivi anche il bilancio dell’industria degli oicr aperti (2 miliardi), mentre il contributo da inizio anno è salito a 5,3 miliardi e rappresenta l’80,9% dei volumi di raccolta realizzati dall’intero sistema fondi (6,6 miliardi). (riproduzione riservata)
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