di Giulio Zangrandi
In un contesto di mercato tornato positivo da ambo i lati dell’Atlantico, prosegue e si fa sempre più deciso il rimbalzo di Piazza Affari, dove ieri il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’8,9% a 16.948 punti grazie soprattutto al contributo del settore bancario. In scia allo stimolo fornito alla vigilia dall’annuncio di un Quantitative easing illimitato da parte della Federal Reserve e poi in giornata dalle parole dei ministri delle finanze e dai governatori delle banche centrali del G7, che si sono impegnati a fare tutto il necessario per rispondere all’impatto economico e finanziario della pandemia di Covid-19, è stato infatti il comparto del credito a realizzare la performance migliore, confermato anche da un’ulteriore calo dello spread a 192 punti base. In luce i titoli bancari con Mediobanca (+13,9)%, Ubi B. (+10,01%), Unicredit (+9,9%) ed Intesa Sanpaolo (+9,3%), seguiti da B.P. Sondrio (+8,1%), Banco Bpm (+6,4%) e B. Mps (+5,9%).
Non sono mancati, però, gli acquisti anche nel comparto industriale, dove Exor è salita del 21,61% e Fca ha guadagnato il 12,87% in scia al giudizio positivo rilasciato da Equita Sim, che ha tagliato il target price del 35% a 10,9 euro ma confermato rating buy vedendo la fusione con Psa non a rischio. In forte ripresa poi Stm (+14,4%), Leonardo (+14,3%), Buzzi Unicem (+14,7%), Prysmian (+8,37%) e Pirelli (+3,52%).
Positivo anche il lusso, dove hanno segnato consistenti rialzi S. Ferragamo (+7,57%) e Moncler (+13,46%) favoriti dalle prime aperture in Cina, che sta riducendo le misure di contenimento nella regione-focolaio dell’Hubei,
Nel comparto energetico bene Eni (+14,93%), su cui Banca Imi ha ribadito il rating buy con tp in crescita da 12 a 14 euro, e Saipem (+6,19%), che Kepler Cheuvreux continua a consigliare seppur a un prezzo di 3,5 euro contro i precedenti 6,5, mentre tra le utility brillano A2A (+7,85%), Terna (+5,81%), Snam (+5,51%), promossa a neutral da sell da Citigroup, con tp in calo da 3,8 a 3,6 euro. Al palo invece Hera, in rialzo solo dello 0,98% nonostante il rating buy con tp pari a 4,1 da Banca Akros.
Su Mta bene infine anche Piteco (+12,5%), dopo un 2019 chiuso con ricavi in crescita del 19% a 24 milioni di euro, ebitda di 10,2 milioni (+24%) ed un utile netto adjusted passato da 5,1 a 5,7 milioni. Positivo inoltre Garofalo Health (+3,83%), su cui Mediobanca mantiene il target a 6,4 euro con rating buy dopo un esercizio segnato da ricavi pari a 196,5 milioni di euro (+26,3%), ebitda operativo adjusted di 38,2 milioni (+28%) e un risultato netto a 13,1 milioni.
In Europa il Dax 30 è stato il migliore con un rialzo dell’11% seguito dal Cac 40 (+8,39%), mentre a Wall Street Dow Jones e Nasdaq guadagnavano rispettivamente l’8,3 & e il 6,1% a due ore dalla chiusura in attesa di ulteriori stimoli per 1.600 miliardi di dollari dal Congresso Usa. (riproduzione riservata)
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