Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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La misura del governo che prevede le moratorie sui finanziamenti va bene ma occorre introdurre delle modifiche per evitare contraccolpi. Questo chiede l’Abi nella memoria consegnata in commissione bilancio del Senato. «Per rendere più efficaci le previsioni contenute nell’art. 56 (moratorie) occorre prevedere che la garanzia rilasciata alla banca debba essere riconosciuta come strumento di mitigazione del rischio di credito secondo le attuali regole europee in materia di requisiti minimi di capitale per le banche, consentendo quindi a queste ultime di ponderare a zero il relativo rischio dei finanziamenti garantiti.
La compagnia la conosce decisamente bene Alessandro Molinari. Il manager che nei giorni scorsi ha preso le redini di Itas Mutua, dopo l’uscita a sorpresa dell’amministratore delegato Raffaele Agrusti, ha avuto una promozione dopo l’altra nell’assicurazione trentina dove ha iniziato la carriera nel 1992. Nel 2010 la nomina a responsabile della divisione amministrativa, nel 2017 il passaggio alla vice direzione generale e poi a responsabile finanza. Ora, in uno dei momenti probabilmente più complicati per la mutua trentina che l’anno prossimo compirà 200 anni, è arrivata l’ora di salire al comando. L’uscita di Agrusti, in rottura con il presidente Fabrizio Lorenz, ha inevitabilmente creato tensioni e a questo si è aggiunta la situazione di incertezza per l’emergenza coronavirus. «L’obiettivo resta la solvibilità», dice Molinari nella sua prima intervista da amministratore delegato, aggiungendo che, ad oggi, nonostante la tensione creata dal Covid19 sui mercati, la compagnia non ha bisogno di nuovo capitale.

 

Le autorità di controllo sulle società quotate e sulle banche invitano revisori e board a porre particolare attenzione a bilanci e comunicazioni al mercato sugli effetti della pandemia da coronavirus sui loro conti. Così hanno elaborato le linee guida per definire queste comunicazioni al tempo del coronavirus. Gli azionisti devono poter valutare se una società presenta particolari elementi di rischio, come mancanza di flussi di cassa o un debito che rischia di non essere ripagato. Lo riportano, in note separate, il Comitato europeo per il coordinamento della vigilanza dei revisori legali (Committee of European Auditing Oversight Bodies – Ceoab), ente di cui Consob fa parte, l’Esma (l’autorità europea sui listini) e l’Eba (il supervisore delle banche)
La crisi sanitaria non rallenterà il calendario di Intesa Sanpaolo, soprattutto in relazione all’offerta pubblica di scambio presentata su Ubi Banca. Come altri istituti italiani, il gruppo guidato da Carlo Messina ha scelto di confermare la data dell’assemblea di bilancio che si terrà il prossimo 27 aprile a porte chiuse. La modalità scelta è quella del rappresentante designato, uno strumento già presente nell’ordinamento italiano ma ulteriormente potenziato dall’ultimo decreto del governo. Se insomma la data è confermata, l’appuntamento sarà importante perché oltre agli adempimenti di rito vedrà all’ordine del giorno della parte straordinaria la proposta di aumento di capitale finalizzato al deal con Ubi.

La Commissione europea ha approvato la garanzia del 33% concessa dallo stato italiano per sostenere le piccole e medie imprese colpite dall’emergenza Covid-19. Questo consentirà alle imprese di avere una forza contrattuale più alta nel momento in cui dovranno concordare le nuove rate di pagamento. Il governo italiano ha previsto, con il decreto Cura Italia (n. 18/2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020), una moratoria dei debiti contratti presso le banche.
L’ex presidente della Bce, Mario Draghi, dopo un lungo silenzio scende in campo con un piano dettagliato e rivoluzionario per rispondere alla crisi economica provocata dalla pandemia. Il suo discorso, affidato alle pagine del Financial Times ma rivolto a tutti gli europei, verte su un punto centrale: bisogna salvare i posti di lavoro e, per farlo, occorre dispiegare tutta la potenza dei governi.
Moratoria mutui sulla casa a maglie larghe. Possibile chiederla anche se in precedenza si era già usufruito dello stop alle rate. È questa una delle novità del decreto del ministero dell’economia, che dà attuazione alla moratoria dei mutui causa corona virus, inviato alla corte dei conti per il sigillo di ufficialità. Ad annunciarlo Alessio Villarosa, sottosegretario del ministero dell’economia.
Allianz è nuovamente al fianco delle istituzioni per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso. Dopo l’intervento in partnership con il Gruppo Sapio per l’ospedale in via di realizzazione negli spazi della ex Fiera di Milano, il gruppo assicurativo ha annunciato un significativo supporto a favore di due iniziative del capoluogo lombardo per i cittadini maggiormente in difficoltà.

 


corsera

  • Nelle città deserte i reati crollano. Ma in Rete è boom di minori adescati
Calano di due terzi, il 64 per cento in meno se si raffrontano i primi 22 giorni di marzo del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Tutti i tipi di reati, a cominciare da quelli «da strada». Tranne per una categoria, che invece si consuma normalmente tra le mura domestiche: i crimini informatici, e in particolare l’adescamento dei minori online. Anche i tentativi di truffa telematica sono in aumento, proprio con l’idea di sfruttare l’emergenza: «False raccolta fondi, siti civetta per la vendita di mascherine e prodotti igienizzanti per le mani, oppure la vendita a prezzi aumentati anche del 5.000 per cento». Per altre categorie di crimini, invece, la riduzione è reale, a partire dagli omicidi (- 65 per cento), i furti (-67,4 per cento, quelli in abitazione -72,5) e le rapine (-54,4 per cento). Tuttavia i furti e le rapine nelle farmacie sono tra i reati che calano meno (rispettivamente -13,8 e -24,6 per cento). Analizzando la realtà delle singole regioni si scopre che tra quelle dove si registra il maggior calo di reati ci sono Lombardia e Veneto, dove le limitazioni alla circolazione sono entrate in vigore prima che altrove; ciò nonostante la Lombardia resta la regione dove sono stati commessi più reati, anche in tempi di riduzione causa virus.

  • Rischio crack per il 50% delle imprese di trasporto
Rischio fallimento per «almeno la metà» delle imprese italiane di autotrasporto. È l’allarme lanciato da Trasportounito, che stima 1,5 miliardi i crediti insoluti per le imprese. «Le controparti che non pagano il trasporto – spiega il segretario generale Maurizio Longo – con l’emergenza coronavirus rinviano ulteriormente i pagamenti». Sul settore si sta abbattendo uno «tsunami finanziario». Questo allarme fa seguito a quello dei giorni scorsi in cui Longo denunciava che «ormai molti conducenti si rifiutano di eseguire i servizi per timore dei contagi e per la scarsa disponibilità dei servizi di base come il divieto di accesso a servizi igienici e centri di ristorazione».
  • Voli, 10mila posti a rischio nell’handling
Il Covid-19 mette ko anche i servizi di assistenza a terra negli aeroporti italiani (i cosiddetti servizi di handling: carico/scarico bagagli, pulizia aeromobili, imbarco e sbarco delle merci, ricovero aeromobili e così via). Le società di handling, i cosiddetti handler aeroportuali, stanno attraversando una crisi gravissima, innescata dal crollo inaspettato del traffico aereo dovuto al dilagare della pandemia. Un comparto da 650 milioni di euro l’anno che fa volare merci e passeggeri negli aeroporti di tutta Italia da e verso il mondo rischia lasciare a terra i suoi 10mila dipendenti nel giro di un paio di mesi. Se le previsioni del 2020 erano quelle di un anno straordinariamente positivo per gli aeroporti italiani e quindi per le società di handling, oggi che il 98% dei voli di aprile è stato cancellato e che le compagnie aeree, molte vicine al fallimento, si guardano bene da confermare i voli dei mesi di maggio e giugno la certezza è che anche la stagione estiva, da sempre la più intensa per il traffico aereo, sia compromessa.
  • Enel copre 68mila dipendenti
Enel ha stipulato una polizza assicurativa a copertura degli oltre 68.000 dipendenti in tutto il mondo in caso di ricovero da virus Covid-19. Il prodotto, sviluppato con Aon Spa, è stato strutturato specificamente per le esigenze del gruppo Enel, e rappresenta il primo intervento al mondo volto a garantire assistenza a livello globale . Enel, tramite la polizza, garantirà a tutti i dipendenti che dovessero essere ricoverati a causa della contrazione del virus o sottoposti a terapia intensiva, una indennità in denaro. Lo strumento garantirà un’indennità aggiuntiva rispetto a tutte le altre polizze e forme di assistenza sanitaria già disponibili.
  • Per i gestori è l’ora dei Pir 3.0: fondi chiusi con il 70% alle Pmi
Lanciare sul mercato i Pir alternativi. È questa la proposta avanzata da Assogestioni, l’associazione dei gestori, come contributo ai lavori del Mef e del Mise. In sostanza il progetto è quello di creare dei prodotti alternativi che si affianchino agli attuali piani individuali di risparmio, ma con soglie di investimento più elevate e differenti vincoli di investimento. La proposta di Assogestioni, che Il Sole è in grado di anticipare, è una misura immediatamente operativa in quanto, come i Pir ordinari, di carattere generale che non rientra nella disciplina degli aiuti di Stato e non necessita dell’autorizzazione della Commissione europea.
  • Risparmio, arriva la virata verso prodotti più prudenti
C’è ancora il segno meno di fianco alla raccolta dei gestori nel mese di febbraio. Il dato è negativo per 406 milioni e, nonostante sia molto meno pesante rispetto al deficit di 4,7 miliardi registrato a gennaio, evidenzia comunque un trend discendente dell’industria del risparmio gestito che si traduce con un deficit di oltre -5 miliardi da inizio anno. I deflussi e l’effetto mercato hanno spinto al ribasso anche il patrimonio complessivo, sceso a 2.292 miliardi dai 2.321 precedenti.
  • Partner Re, per Exor e Covea l’operazione si farà
Exor archivia la giornata borsistica con un nuovo recupero del 3,5%. Ma sul mercato torna di attualità il dossier Partner Re e l’eventuale impatto della crisi mondiale sulla cessione del gruppo di riassicurazione alla francese Covea. Lo scorso 3 marzo la holding della famiglia Agnelli ha siglato un memorandum di intesa per la vendita. L’operazione, del valore di 9 miliardi di dollari, è stata avviata poco prima che l’emergenza Coronavirus si trasformasse in una pandemia e, di riflesso, in una crisi mondiale. Sulla carta dovrà essere perfezionata con pagamento cash entro la fine del 2020, passaggio che consentirà alla holding della famiglia Agnelli di mettere a bilancio un guadagno netto di 3 miliardi di dollari.

Handelsblatt

 

  • Keese (Lloyd’s): “Avremo tre mesi di minore crescita economica”.
Intervista con il membro del CFO dei Lloyd’s Keese.
I Lloyd’s sono doppiamente colpiti dalla crisi legata al Coronavirus a causa delle perdite assicurative e delle perdite in borsa. Il CFO non vede motivo di farsi prendere dal panico. La crisi è discussa in modo controverso dai manager. Da un lato, ci sono manager come Alexander Dibelius, uomo di private equity, che considerano l’azione del governo eccessiva e temono per l’economia. Dall’altra parte ci sono quelli che vedono per primi una crisi umanitaria e si fidano degli esperti.