di Anna Messia
Banca d’Italia e Ivass, con un’azione congiunta, scendono in campo contro le polizze legate ai finanziamenti e ai mutui. Non è una demonizzazione di questi prodotti. Anzi, si tratta di coperture assicurative che possono essere molto utili alle famiglie per ridurre i rischi di perdite finanziarie. Ma le pratiche commerciali scorrette sembrano andare avanti da anni e, nonostante i numerosi interventi del legislatore e delle autorità che si sono succeduti negli anni, non sono ancora state debellate. Nei giorni scorsi era stata l’Antitrust a sanzionare primari istituti bancari (Unicredit, Bnl, Ubi e Intesa Sanpaolo) per un importo di oltre 20 milioni. Ora, in una lettera inviata al mercato a firma del governatore delle Banca d’Italia, Ignazio Visco e del presidente di Ivass, Daniele Franco, è stata indicata la strada agli operatori per evitate che fenomeni del genere si ripetano di nuovo. In aiuto, tra l’altro, dovrebbe arrivare anche la nuova direttiva sulla distribuzione assicurativa (Idd) che obbliga gli operatori alla massima trasparenza sui costi e a vendere ai clienti solo ed esclusivamente i prodotti di cui hanno effettivamente bisogno. Ma evidentemente, anche questa, potrebbe non bastare. Nella loro lettera al mercato le autorità alzano di nuovo la guardia sottolineando la responsabilità dei competenti organi direttivi e di controllo degli intermediari finanziatori nel verificare che i prodotti offerti in abbinamento siano correttamente proposti alla clientela. Le banche e gli intermediari devono inoltre dare chiare indicazioni alla clientela sulla natura dei prodotti. «L’attenzione del cliente sulla tipologia di prodotto concretamente acquistato va richiamata anche attraverso la cosiddetta welcome letter, con la quale gli operatori, subito dopo la stipula della polizza, riepilogano al cliente le caratteristiche delle coperture assicurative sottoscritte e richiamano la facoltà di recesso», hanno ricordato da Bankitalia e Ivass.
Occhio poi ai conflitti d’interesse e al livello dei costi: «Ulteriori indicatori di attenzione sono rappresentati da potenziali situazioni di conflitto di interesse, come nel caso di accordi di natura partecipativa o commerciale tra il soggetto promotore della polizza assicurativa e il soggetto erogante il finanziamento o il collocatore distributore del finanziamento», avvertono le autorità che hanno alzato anche l’attenzione sulla corretta gestione delle richieste di estinzione anticipata (anche parziale) dei finanziamenti e delle conseguenti iniziative sulle polizze abbinate. (riproduzione riservata)
Fonte: