Sono 12,7 milioni (un terzo della popolazione tra 18 e 74 anni) gli italiani che hanno utilizzato nel 2019 almeno un servizio fintech, secondo i dati dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano. L’86% dell’utenza bancaria opera prevalentemente on line; 8,7 nuovi conti correnti su 10, sono aperti via pc o mobile.

La diffusione delle assicurazioni digitali è però ancora ridotta (1/2% della raccolta premi Europea avviene tramite canali digitali) anche se il gradimento degli utenti per l’insurtech è elevato (9 su 10 mostrano predisposizione per le assicurazioni on demand).

Secondo una ricerca EY-Medici sullo stato dell’insurtech relativo al 2019, l’80% dei clienti considera l’esperienza fornita dalle aziende tanto importante quanto il prodotto o il servizio stesso, ma solo il 15% dei clienti afferma di essere soddisfatto dell’esperienza digitale del loro assicuratore.

Secondo l’EY FinTech Adoption Index 2019, il 95% degli intervistati italiani dichiara di essere a conoscenza della presenza sul mercato di servizi insurtech ma solo il 17% ha usato finora uno smart device collegato all’assicurazione, come ad esempio la scatola nera dell’automobile, e infine il 15% ha utilizzato/utilizza le assicurazioni app-only. Anche l’immagine del comparto assicurativo deve crescere: secondo EY solo il 4% dei millennials sono attratti da una carriera nel settore.

Il 2019 è stato un anno record per l’insurtech con 6,8 miliardi investiti nel mondo attraverso 250 operazioni (+62% rispetto ai 2,6 miliardi rispetto al 2018) ma in Europa sono stati investiti solo 897 milioni. L’Italia, negli ultimi tre anni, ha assorbito meno del 5% del totale investito in Europa: è urgente colmare questo ritardo.

Nasce da queste premesse l’Italian Insurtech Association (IIA), entità senza scopo di lucro costituita da tutte le componenti della filiera del mercato: compagnie e broker assicurativi; banche e intermediari finanziari; società specializzate in tecnologie abilitanti e nel marketing digitale assicurativo.

L’IIA – si legge in una nota – ha l’obiettivo di accelerare l’innovazione dell’industria assicurativa attraverso formazione tecnica, condivisione di best practice tecnologiche, generazione di sinergie tra gli associati e confronto con le istituzioni nazionali e internazionali.  Una missione sistemica sintetizzata nel claim “Enabling Insurtech Ecosystems”.

Sono dieci i soci fondatori dell’IIA tra manager e imprese: Simone Ranucci Brandimarte e Gianluca De Cobelli (co-fondatori di YOLO Group, primo gruppo italiano di servizi e intermediazione assicurativa digitale), Gerardo Di Francesco (managing partner di Wide Group, società di brokeraggio assicurativo), Alfredo Scotti (President KT&Partners), Cristiano Flavio Josef (manager di Swiss Re Zurich), Net Insurance (compagnia che offre prodotti assicurativi digitali), Propensione (società d’intermediazione digitale di previdenza integrativa fondata da Giancarlo Scotti), Wide Group, YOLO e lo Studio Legale D’Argenio Polizzi e Associati.

Ai dieci fondatori si sono aggiunti 35 soci rappresentativi di tutte le componenti imprenditoriali e professionali dell’industria insurtech: sono i Soci Costituenti che condivideranno e approveranno il Programma 2020/2021 dell’Associazione (IIA White Paper). L’IIA, inoltre, è aperta alle imprese industriali e commerciali interessate a integrare l’offerta ai propri clienti con prodotti assicurativi ed anche a singoli Professionisti di settore interessati a crescere in competenze in settore insurtech.

L’IIA fa parte di un network internazionale di associazioni: la Global Insurtech Association che si prefigge l’obiettivo di accelerare la creazione di best practice internazionali.

La governance dell’Associazione sarà basata su un Consiglio Direttivo, rinnovato ogni anno, e un management che avrà il compito di realizzare un programma articolato in diverse aree ciascuna con specifici obiettivi e finalità, che sarà reso pubblico nelle prossime settimane attraverso un white paper.  Il primo mandato di presidenza del consiglio direttivo è stato attribuito a Simone Ranucci Brandimarte.

La missione associativa sarà perseguita attraverso attività di diversa natura:

  • programmi di formazione e approfondimento per ampliare e aggiornare le competenze tecnico-operative professionali;
  • confronti periodici tra gli operatori sui temi di gestione e sviluppo (share business);
  • costruzione di un data base di contenuti tecnologici e accademici insurtech (in Italia e a livello globale), a uso esclusivo dei soci.

La missione associativa sarà perseguita anche attraverso il confronto con l’autorità di vigilanza sull’attività assicurativa e con le istituzioni di riferimento per l’innovazione e l’Agenda Digitale Italiana (ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione).

L’IIA, inoltre, promuoverà ogni anno un Insurtech Summit. La prima edizione si terrà a Milano il prossimo 17 settembre.

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