L’obiettivo è la digitalizzazione delle pmi italiane. Così Intesa Sanpaolo rilancia sull’evoluzione digitale delle piccole e medie aziende di casa nostra. Il gruppo guidato da Carlo Messina e Artes 4.0, Centro di competenza sulla robotica avanzata e collaborativa, hanno siglato un accordo sui progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Obiettivo, favorire i processi di innovazione, internazionalizzazione ed economia circolare delle imprese, oltre a sviluppare attività di trasferimento tecnologico verso il mercato, da parte delle 97 imprese associate e di quelle potenzialmente interessate a partecipare ai programmi di finanziamento europei. Sono anche previste attività congiunte di alta formazione, con incontri programmati tra ricercatori e imprese in tutta Italia. Intesa Sanpaolo favorirà l’accesso delle imprese al plafond di 5 miliardi di euro destinato a soluzioni di economia circolare. L’accordo si inserisce nella strategia delineata dal Mise sui Centri di competenza, come Artes 4.0, nati per offrire infrastrutture e servizi alle imprese, in particolare Pmi, attraverso progetti di orientamento, ricerca e sviluppo e per accompagnare le imprese nell’accesso alla finanza. Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – che ha gestito l’accordo – ha recentemente sottolineato come «gli investimenti in innovazione e sostenibilità costituiscono un fattore essenziale di crescita e di competitività per le Pmi italiane». Ad oggi Intesa Sanpaolo ha già finanziato 63 progetti trasformativi e innovativi per Pmi e grandi aziende per circa 760 milioni di euro, a cui si aggiungono 2 miliardi di euro erogati a sostegno di oltre 1.700 progetti in innovazione.
Il bilancio di Polis
Polis Fondi sgr ha approvato la relazione annuale del fondo «Polis» in liquidazione al 31 dicembre 2019, dalla quale emerge un valore complessivo netto del fondo a fine esercizio pari a 12.598.072 euro e un valore contabile unitario della quota di 97,659 euro. Il risultato dell’esercizio 2019, negativo per 14.171.010 euro, ha registrato una performance annuale del -29,10%, determinata dalle perdite da realizzi legate alla cessione dei cespiti siti in Bologna, Domodossola e Trieste, dalle svalutazioni del portafoglio immobiliare, dagli oneri per la gestione di beni immobili, dalle imposte sugli immobili, dalle perdite su crediti, coerentemente con lo stato delle azioni di recupero in corso e dagli oneri di gestione del Fondo. Il rendimento medio annuo composto, dall’inizio dell’operatività, si colloca allo 0,65%. Al 31 dicembre 2019 le disponibilità liquide del fondo ammontano a 9.331.367 euro, in giacenza presso il depositario e non si rilevano debiti nei confronti del sistema bancario.
Valsabbina in utile
Banca Valsabbina ha chiuso il 2019 con un utile netto di 20,3 milioni di euro. All’assemblea dei soci verrà proposta la distribuzione di un dividendo unitario complessivo di 23 centesimi, da corrispondersi nella misura di 18 centesimi in denaro e di 5 centesimi in azioni, nel rapporto di una azione assegnata ogni 88 possedute. Il dividendo percepito – rapportato all’attuale quotazione del titolo a 4,38 euro – corrisponde ad un rendimento del 5,25 per cento.
Cattolico posticipo
L’assemblea straordinaria di Cattolica Assicurazioni, prevista per il 6 e 7 marzo prossimi, slitta in avanti di sette settimane e si svolgerà in contemporanea con l’assemblea ordinaria prevista il 24-25 aprile a Verona. La minaccia del Coronavirus è la molla che ha convinto il consiglio di amministrazione per il posticipo dell’assise che metteva in discussione la governance della compagnia, su cui si sono accesi i fari di Consob, Ivass e Guardia di Finanza. L’effetto finale sarà un probabile annacquamento delle tensioni assembleari, a tutto favore della riconferma del presidente Paolo Bedoni.
Banca di Piacenza hi-tech
Banca di Piacenza e Banca Consulia si aggiungono al portafoglio clienti di Mdotm, la startup fintech che sviluppa algoritmi di investimento utilizzando strumenti di intelligenza artificiale. Con l’istituto di Piacenza la società guidata da Tommaso Migliore ha stretto un accordo per due linee di gestione differenziate per profilo di rischio ed esposizione al mercato azionario, mentre Banca Consulia ha scelto la startup come advisor per il lancio di una nuova gestione patrimoniale di hedge fund Dynamic Alterative. Tommaso Migliore e Federico Mazzorin, co-founders di Mdotm, stanno puntando in questi mesi ai mercati europei, in particolare Gran Bretagna e Svizzera. È appena entrato nel team Axel Meier nel ruolo di global business development strategist. Meier ha un passato in Macquarie Investment Management e come Head of asian business a Hong Kong e precedentemente a Londra e Singapore per Wellington Management, con responsabilità per i mercati Asiatici, Europei e del Medio Oriente. Mdotm sta inoltre preparando un altro round di aumento da lanciare tra circa 8-10 mesi, forti della prima raccolta e del sostengo arrivato direttamente da Federico Ghizzoni, Alida Carcano, Banca Profilo e altri.
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