Il costo umano del Coronavirus è, con ogni probabilità, destinato ad aumentare, così come l’impatto sulle economie e sui mercati finanziari, mentre gli stati adottano misure per contenerne la diffusione.
Pubblichiamo le analisi di Aviva Investors su quali potrebbero essere le conseguenze sui mercati europei dei real asset.
L’impatto del Coronavirus sui real asset – come per quasi tutte le asset class – sarà senza precedenti: si prospetta uno dei più drastici cali della domanda globale mai registrati.
Storicamente, i real asset hanno performato bene in situazioni di stress, se comparati con altre classi di attivi. E forniscono benefici in termini di diversificazione e rendimento, in un momento in cui la resa dei titoli di Stato è destinata a calare, mentre gli investitori cercano sicurezza. Ciononostante, i livelli dei prezzi saranno sotto pressione, almeno nel breve termine, sebbene potrebbero emergere alcune opportunità.
L’impatto complessivo di COVID-19 sui real asset non è ancora chiaro, ma vi sono alcune prove aneddotiche che indicano un rallentamento dei volumi delle transazioni. In questo contesto, le condizioni di liquidità e i rischi di credito devono essere attentamente monitorati. Analizziamo di seguito le implicazioni per le tre categorie principali di real asset, cioè real estate, infrastrutture e private debt.
Real estate
I locatari di immobili commerciali sono già stati colpiti, così come negozi e catene. Il settore stava già affrontando delle sfide strutturali prima di questa crisi e ora diventerà ancora più vulnerabile. La sopravvivenza di molte attività retail dipenderà dal sostegno governativo.
Mentre le attività che vendono beni non discrezionali, come alimentari e farmacie, potrebbero essere meno colpiti dal forte calo della domanda, è molto probabile che la maggior parte di questi subisca un forte calo nei mesi a venire, oltre ad interruzioni della catena di fornitura e difficoltà nel trovare personale. È invece poco probabile che la maggior parte sia puntuale nel pagare l’affitto e, in assenza di sostegno da parte del governo, alcuni potrebbero fallire. Alcune catene, tra cui Debenhams nel Regno Unito, hanno già chiesto di poter usufruire di agevolazioni [“rent holidays”, ndr] per far fronte all’impatto del Coronavirus.
Altri settori legati al turismo, tra cui alberghiero, ristorazione e centri ricreativi, si troveranno probabilmente ad affrontare una situazione sempre più difficile con il protrarsi della crisi. Potrebbero verificarsi molti fallimenti di attività commerciali nel settore uffici legato a turismo, viaggi e manifattura. Gli operatori con bilanci sani e una bassa leva finanziaria saranno più resilienti, così come le imprese che svolgono un ruolo fondamentale per il funzionamento della società e dell’economia in generale, in quanto potrebbero avere maggiori probabilità di ricevere sostegno governativo.
Le aziende della logistica saranno colpite dall’interruzione delle catene di fornitura globali e da potenziali carenze di manodopera. Tuttavia, è possibile che una percentuale maggiore della popolazione effettui più acquisti online durante il periodo di isolamento sociale forzato, fornendo un certo sostegno al settore.
Gli alloggi per studenti rappresentano in genere un settore difensivo, e l’impatto a breve termine sui redditi da locazione dovrebbe essere meno significativo, rispetto a quello di molti altri settori. Tuttavia, se a livello globale i viaggi e l’istruzione superiore continueranno a subire forti limitazioni fino a fine dell’estate, i tassi di occupazione per l’anno accademico 2020-2021 saranno sotto pressione.
I proprietari d’immobili e i locatari si stanno preparando al rischio di vedere interruzioni nei flussi di reddito. Dovranno lavorare a stretto contatto con inquilini e affittuari per aiutarli a gestire le liquidità in questo difficile periodo.
L’esposizione verso aziende con contratti d’affitto solidi ed edifici di alta qualità aiuterà. Saranno necessari anche sforzi di mitigazione con l’intera filiera, poiché i progetti di sviluppo potrebbero subire ritardi a causa di interruzioni della supply-chain e di carenze di manodopera.
Infrastrutture
Gli investimenti in infrastrutture sono generalmente a lungo termine per loro natura e vengono concepiti per resistere alle crisi economiche. Nella situazione attuale, i flussi di cassa sostenuti dal settore pubblico e di lunga durata, rappresenteranno un vantaggio. Rispetto ad altre asset class, gli investimenti in infrastrutture sociali dovrebbero essere di supporto per superare il momento di crisi.
Altre infrastrutture legate ai viaggi saranno più esposte. Gli aeroporti, ad esempio, saranno probabilmente sottoposti a un’intensa pressione nel breve termine, dato che i viaggi aerei stanno subendo un calo senza precedenti. Con una comunicazione piuttosto diretta del 16 marzo, il Centre for Aviation, un ente di ricerca del settore, ha stimato che la maggior parte delle compagnie aeree potrebbe andare in bancarotta entro la fine di maggio se i governi non interverranno fornendo sostegno. Anche i porti potrebbero andare incontro ad una crisi a causa del calo del traffico di container. I pedaggi autostradali – spesso dipendenti dal traffico di mezzi pesanti – saranno colpiti in modo analogo.
Le infrastrutture del comparto energetico, i cui flussi di cassa dipendono dai prezzi dell’energia, saranno colpite dalla combinazione data dal calo della domanda dovuto alla pandemia e dalla decisione dell’Arabia Saudita di aumentare la produzione di petrolio. In edilizia e nella manifattura, i progetti infrastrutturali potrebbero non riuscire a diventare redditizi nei tempi previsti, a causa del prolungamento dei tempi e dell’aumento dei costi dovuto dalla potenziale carenza di manodopera, forniture e attrezzature. I flussi di reddito, quindi, potrebbero essere compromessi.
Tuttavia, il settore è fondamentale per dare un impulso alla ripresa e alla continuità economica. Gli investitori in real asset dovrebbero trarre un po’ di conforto dalla diffusa aspettativa di un ampio sostegno finanziario statale in alcuni settori chiave, tra cui quello delle infrastrutture. La maggior parte di questi asset svolge un ruolo essenziale nella nostra società e sarà vitale per rimettere in piedi l’economia globale, per cui la politica dei governi sarà probabilmente di supporto.
Private debt
Il private debt a basso rischio è generalmente una categoria di asset difensiva, ma i risultati degli investimenti saranno minacciati dalla prevista brusca recessione economica. Prendete i proprietari di hotel: potrebbero avere difficoltà a pagare i propri debiti man mano che le loro entrate diminuiscono, dando luogo a violazioni contrattuali. È probabile che aumenti il numero di ristrutturazioni del debito e, in ultima analisi, di inadempienze.
I settori trasporti, retail e legati al tempo libero appaiono immediatamente vulnerabili, ma è probabile che altri settori dell’economia seguiranno, come manifattura, commercio ed edilizia. Lavorare a stretto contatto con i gli affittuari li aiuterà a pagare regolarmente nel medio termine, proteggendo l’investimento.
A partire dalla crisi finanziaria del 2008-2009, i flussi di capitali verso il private debt, provenienti dagli investitori istituzionali, hanno raggiunto livelli record, in quanto molte banche si sono ritirate dal settore a causa di normative più stringenti. Di conseguenza, i rendimenti in questa asset class sono scesi molto, mentre i livelli di rischio sono aumentati a causa della crescente quantità di capitale in cerca di un minor numero di operazioni. All’indomani di COVID-19 potrebbero esserci notevoli opportunità per finanziare progetti immobiliari e infrastrutturali a rendimenti più interessanti, con un rischio ben compensato.
Gli sconvolgimenti nel breve termine potrebbero lasciare il posto a opportunità di lungo termine
La natura delle epidemie virali come COVID-19 rende difficile, se non impossibile, prevederne l’estensione e la durata. La pandemia sta scatenando il caos sui mercati finanziari in vari modi.
La chiave per una buona gestione del portafoglio in tempi come questi non è prevedere, ma prepararsi all’imprevisto. Nei real asset, questo approccio comporta portafogli diversificati con asset di alta qualità e il mantenimento di forti relazioni con occupanti, affittuari e partner. I portafogli azionari senza o a bassa leva finanziaria – pur apparendo più conservativi in fasi di aumento del rischio – aggiungono caratteristiche difensive necessarie durante le fasi di recessione.
Anche se si prevede ulteriore volatilità, vi saranno senza dubbio opportunità, accanto a notevoli difficoltà. Il mispricing diventerà più probabile e gli investitori dovranno agire di conseguenza. La liquidità è attualmente in cima alla lista, ma i benefici in termini di diversificazione associati ad un’allocazione verso real asset di qualità saranno anch’essi fondamentali per superare il Coronavirus. Il futuro a medio termine dell’economia globale non è chiaro e quindi sarà vantaggioso detenere asset con molteplici fattori di rischio. Gli investitori possono adottare misure per contenere ed eventualmente invertire gli effetti di quella che è chiaramente un’emergenza economica.
A cura di Chris Urwin, Director of Research, Real Assets di Aviva Investors