di Anna Messia
Le compagnie di assicurazione dovranno presto fare i conti con gli effetti del coronavirus, che ha portato anche ad una risalita dello spread. Ma intanto si preparano a nuove sospensioni dei premi per sostenere i propri assicurati contro gli effetti del coronavirus. Il primo intervento del settore c’era stato il 28 febbraio, quanto l’Ania, l’associazione delle imprese presieduta da Maria Bianca Farina aveva previsto tutele per i clienti residenti nelle zone rosse prima ancora delle decisioni del governo. Le compagnie hanno previsto la sospensione, la proroga e dilazione dei premi per copertura vita, polizze danni non auto e copertura auto, nonché il blocco di tutte le azioni di recupero dei crediti delle franchigie. A questo punto, alla luce delle nuove misure restrittive del governo sull’intero Paese, è prevedibile che il gruppo di lavoro nato in Ania per l’emergenza coronavirus (che, si coordina con Ivass, l’istituto di controllo del settore) tiri fuori dal cilindro nuovi interventi a tutela dei clienti, come appunto il congelamento dei premi, ma plausibilmente anche delle reti agenziali inevitabilmente colpite dallo stop agli spostamenti. Si vedrà nelle prossime ore. Intanto all’azione dell’associazione si sono aggiunte iniziative delle singole imprese, prevedendo anche nuove coperture assicurative su misura contro il virus. Ieri il gruppo Axa Italia ha fatto sapere che finanzierà la prima unità di rianimazione in Italia specializzata per gli infettivi, in fase di realizzazione presso il reparto di Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, per far fronte all’emergenza di diffusione del Coronavirus. Non solo. Il gruppo francese ha anche raddoppiato l’indennità sostitutiva da ricovero per i clienti salute colpiti dal Covid19. Mentre per gli assicurati Quixa, la compagnia digitale del gruppo, è stata prevista la possibilità di testare gratuitamente per tre mesi l’offerta che prevede anche il consulto medico a distanza.
Di fatto tutte le principali assicurazioni italiane hanno realizzato iniziative su misura per il virus, chi guardando alle coperture sanitarie chi alle piccole imprese, come Cattolica. L’assicurazione veronese la scorsa settimana ha lanciato una polizza che costa 500 euro e che può garantire un supporto fino a 15 mila euro in caso di chiusura dell’attività decisa dalle autorità. Generali e Alleanza Assicurazioni hanno previsto nuove coperture assicurative in caso di ricovero in terapia intensiva o in caso di interruzione di attività. Mentre Unipol ha esteso gratuitamente le garanzie il riconoscimento dell’indennità giornaliera anche nel caso in cui l’assicurato sia costretto al regime di quarantena presso il proprio domicilio per il Covid19. Scelta fatta anche da Reale Mutua che ha sottolineato come tutti i suoi prodotti salute, long term care e temporanee caso morte includano già la patologia. Non sono poi mancate offerte ex novo come quella predisposta da I4T, intermediario specializzato nel settore dei viaggi, che ha previsto il rimborso di costi e penali per la perdita dei servizi prenotati a causa del fermo disposto dalle autorità aeroportuali per l’emergenza, compresa la quarantena. (riproduzione riservata)
Fonte: