Nel risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale, sono comunque dovute le spese di assistenza legale sostenute dalla vittima perché il sinistro presentava particolari problemi giuridici, ovvero quando essa non abbia ricevuto la dovuta assistenza tecnica e informativa dal proprio assicuratore.
In conformità alla consolidata prassi giurisprudenziale di liquidare le competenze professionali dovute al difensore per la parte stragiudiziale in forma di spese giudiziali, il criterio citato dalla Corte d’Appello, in linea di principio, corrisponde a quello già enunciato in Cass. civ., sez. 2^, n. 2034/1994 secondo cui le prestazioni stragiudiziali che siano strettamente dipendenti dal mandato relativo alla difesa, così da potersi considerare attività strumentale o complementare di quella propriamente processuale, hanno, anch’esse, natura di prestazioni giudiziali, come la preventiva richiesta di risarcimento del danno all’assicuratore ai sensi della L. n. 990 del 1969, che integra esercizio di attività stragiudiziale puramente strumentale a quella giudiziale, essendo condizione per la proponibilità dell’azione risarcitoria.
Corte di Cassazione, sez. III Civile, 14 febbraio 2019 n. 4306