Anno orribile per i mercati, il 2018 si è tradotto in un calo dello 0,2% delle masse gestite dall’industria del private banking. Il patrimonio è sceso a 804 miliardi di euro alla fine del terzo trimestre 2018 (ultima rilevazione di Aipb) dagli 806 miliardi del 2017. L’effetto negativo dei mercati finanziari è stato mitigato dall’ingresso di nuova ricchezza che, grazie alla buona produttività delle reti, ha continuato ad affluire regolarmente tutti i trimestri.
La raccolta netta (+2,1%) ha compensato in parte il calo dei rendimenti degli asset in gestione (-2,2%) per effetto dei mercati.
Per quanto riguarda la composizione dei portafogli, il dato più clamoroso è il costante aumento dei prodotti assicurativi: +4,6% alla fine del terzo trimestre 2018, a scapito del risparmio gestito che ha avuto le stesse fuoriuscite (-4,6%) . Il peso delle polizze nei portafogli sale al 20,8% dal +19,9% del 2017. La crescita è stata guidata dalle polizze a maggiore contenuto finanziario (+14,6%). Sebbene in calo, tuttavia, fondi e gestioni patrimoniali mantengono nei portafogli il peso maggiore (40,7%). I disinvestimenti dai fondi obbligazionari (-7,4%) sono stati in parte compensati dalla crescita dei bilanciati e azionari. Pressoché stabile l’amministrato (azioni, obbligazioni, titoli di stato, etf, certificate).
In compenso la nuova ricchezza ha fatto lievitare la liquidità che ha raggiunto quota +14% dal +12,9% del 2017.
Pa. Pu.
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