La Consob richiama l’attenzione degli intermediari sul rispetto della nuova disciplina Mifid II sulla trasparenza dei costi.
Mifid II, spiega una nota, richiede un grado di trasparenza (disclosure) sia ex ante sia ex post più alto rispetto a quello previsto dalla normativa previgente (Mifid I). L’obiettivo è di assicurare che gli investitori siano consapevoli di tutti i costi e degli oneri per la valutazione degli investimenti, anche in un’ottica di confronto fra servizi e strumenti finanziari.
“Le disposizioni in materia si applicano in modo incondizionato, chiaro ed esplicito, sin dall’entrata in vigore della Mifid II”. La Consob vigila sulla corretta applicazione della disciplina. Gli intermediari, nell’ambito delle comunicazioni periodiche, devono informare la Consob sulle modalità adottate per conformarsi alla normativa e sugli esiti dei controlli svolti dalla funzione di compliance.