di Mattia Franzini
No alle polizze vita unit linked bilanciate sulla componente finanziaria. L’orientamento è stato confermato ieri dalla Cassazione che ha bloccato le polizze che incorporano sia una parte assicurativa sia una finanziaria e nelle quali la parte finanziaria sia eccessiva, trasformando la componente assicurativa in meramente formale.
A differenza delle polizze a gestione separata, quelle di tipo unit linked non garantiscono un rendimento minimo o il consolidamento annuale dei risultati di gestione. Investono in fondi dall’andamento variabile e non in obbligazioni o mercati monetari (a bassa volatilità). In particolare la Cassazione ha giudicato un prodotto di Credit Suisse (Life Portfolio Italy) nel quale la copertura in caso di morte era pari allo 0,1% del controvalore delle quote investite (e per un ammontare non superiore a 15mila euro). A detta dei giudici, mancava una previsione di rischio demografico tale da poter qualificare il contratto come assicurazione sulla vita. (riproduzione riservata)
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