di Leonardo Comegna

Sale da 98, 44 a 99,83 euro al mese la contribuzione dovuta dai pescatori per finanziare il proprio Fondo pensioni. Dato che sono stati confermati i benefici per il settore, la misura mensile del contributo in questi casi si riduce a 54,84 euro. I valori utili per quest’anno sono indicati nella circolare Inps n. 43/2018.
Sono pescatori autonomi o pescatori della piccola pesca, i pescatori addetti alla pesca marittima costiera, iscritti nelle matricole della gente di mare di 3ª categoria, tenuti dalla capitaneria di porto territorialmente competente. I quali esercitano la pesca come attività professionale, in modo esclusivo e prevalente, con natanti non superiori alle 10 tonnellate di stazza lorda secondo quanto risulta dai registri delle navi minori e dei galleggianti. Rientrano nella categoria anche i pescatori delle acque interne, iscritti nei registri dei pescatori di mestiere tenuti dalle amministrazioni provinciali forniti di licenza, purché non lavorino alle dipendenze di terzi come concessionari di specchi d’acqua o di aziende vallive di pescicoltura. Il calcolo del contributo dovuto dai pescatori autonomi è effettuato sulla misura della retribuzione convenzionale vigente, anno per anno, per i lavoratori dipendenti della pesca. In pratica, i pescatori autonomi, pur essendo imprenditori, oltre ad avere come parametro di riferimento per il calcolo della contribuzione, la retribuzione convenzionale del lavoro dipendente, godono del regime previdenziale dei dipendenti. La Finanziaria 2001 (art. 1, legge n. 388/2000) ha previsto l’estensione in favore delle imprese della pesca costiera e della pesca nelle acque interne e lagunari, nella misura del 70%, delle agevolazioni fiscali e contributive. Successivamente l’ultima legge di Bilancio (art 1, comma 693, legge n. 205/2017) stabilisce che i benefico contributivo, a decorrere dall’anno 2018, sia corrisposto nel limite del 45,07%. Come comunicato dal Ministero del lavoro (nota n. 1822/2018) le imprese che esercitano la pesca costiera e quelle che esercitano la pesca nelle acque interne e lagunari possono fruire degli sgravi, con le stesse modalità degli anni precedenti: sgravio nella misura del 45,07%. Ne consegue, conclude la nota dell’Inps, il contributo mensile, deve essere pari a 54,84.
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