Lo dimostrano gli ultimi dati degli annals of oncology. uno dei più letali è quello del colon retto
La mortalità per cancro continua a calare in Europa Ma quest’anno moriranno comunque 1,4 milioni di pazienti
di Giovanni Galli
Gli screening sono sempre più determinanti nella riduzione della mortalità per cancro
La mortalità per cancro continua a calare nella maggioranza dei paesi europei. Una buona notizia arriva dunque dalle proiezioni per il 2018 contenute negli Annals of Oncology sulla base dei dati dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Globalmente la mortalità standardizzata per età per tener conto dell’invecchiamento della popolazione risulta in diminuzione del 10% tra gli uomini e del 5% tra le donne. Un calo registrato per quasi tutti i tipi di cancro. I soli rialzi riguardano il cancro del pancreas, per entrambi i sessi e quello del polmone per le donne.
I ricercatori stimano, sulla base dell’evoluzione dei tassi di mortalità dei differenti tipi di cancro dal 1988, che quasi 5 milioni di vite siano state salvate in Europa, 3,3 milioni di donne e 1,6 milioni di uomini. Un dato su cui occorre tuttavia essere prudenti, perché se da un lato migliorare lo screening e la qualità delle cure si traduce in migliori risultati, dall’altro nel 2018 circa 1,4 milioni di pazienti in Europa moriranno di cancro.
I ricercatori quest’anno hanno effettuato un focus su uno dei cancri più letali, quello colon-rettale. Tra 2012 e 2018 le previsioni del gruppo di esperti della Società europea di oncologia medica diretta dal professor Carlo La Vecchia dell’università di Milano indicano un aumento del 3,6% del numero di decessi per cancro colon rettale in Europa. Ma una volta che il tasso di mortalità è stato standardizzato per età, i dati mostrano un calo del 6,7% per gli uomini e del 7,5% per le donne. Due percentuali che indicano che il tandem screening-trattamenti migliora. Quanto al fatto che si registri presso gli uomini un più alto numero di casi di cancro colon rettale si spiega soprattutto con gli ormoni femminili, che fino alla menopausa hanno un effetto protettore nelle donne. E poi c’è l’alimentazione: si sa da tempo che la carne, soprattutto se lavorata, ha un effetto deleterio, mentre frutta, verdura, il calcio dei prodotti lattiero-caseari e la vitamina C hanno un effetto protettore. Quanto all’altro cancro considerato big killer, quello del polmone, le proiezioni per il 2018 contenute negli Annals of Oncology prevedono che, fra le donne, esso è in procinto di superare per mortalità quello al seno. L’aumento della mortalità per cancro al polmone fra le donne è impressionante fin dagli anni settanta e coincide con il calo della mortalità negli uomini, registrato a partire dagli anni ottanta. Dal 2012 la mortalità è in aumento del 6% nelle donne, mentre diminuisce del 13% per gli uomini.
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