La raccolta netta da inizio anno ha raggiunto quota 1,021 mld di euro (+41% anno su anno). La raccolta gestita è però scesa dell’11% a 398 mln. Titolo in spolvero in borsa
di Francesca Gerosa
La raccolta netta di FinecoBank da inizio anno ha superato un miliardo di euro. E’ risultata pari a 1,021 miliardi di euro (+41% anno su anno). La raccolta gestita è però scesa a quota 398 milioni (-11% rispetto allo stesso periodo del 2017) pari al 39% della raccolta netta totale, mentre la raccolta amministrata si è attestata a 66 milioni e la raccolta diretta è stata pari a 557 milioni.
Il mix della raccolta si è confermato coerente con la maggior volatilità registrata sui mercati. Da inizio anno la raccolta in “Guided products & services” ha raggiunto 464 milioni, portando l’incidenza di questi ultimi rispetto al totale asset under management al 65% rispetto al 58% di febbraio 2017 e al 64% di dicembre 2017.
Mentre la raccolta da inizio anno tramite la rete di consulenti finanziari è aumentata del 42% a 962 milioni. Nel solo mese di febbraio la raccolta netta della banca è stata pari a 609 milioni (+33%). La raccolta gestita è stata pari a 145 milioni, la raccolta amministrata a 235 milioni e quella diretta a 229 milioni. Il patrimonio totale è ammontato a 68.015 milioni (+1% rispetto a dicembre 2017 e +11% anno su anno).
Il numero dei clienti totali al 28 febbraio è di oltre 1.214.000, in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Da inizio anno sono stati acquisiti 20.623 nuovi clienti (-4%), di cui 9.641 nel solo mese di febbraio (+1%). “Febbraio registra ancora una volta una raccolta solida, a conferma della soddisfazione della clientela per il modello di offerta basato su servizi di qualità a un pricing corretto”, ha commentato l’ad e il direttore generale di FinecoBank , Alessandro Foti.
“Il dato si inserisce in due trend che vedono Fineco cavalcare con efficacia la fase di cambiamento nella domanda di servizi finanziari da parte dei clienti. Da un lato, la richiesta di una gestione professionale e qualificata del proprio patrimonio, dall’altro la crescente digitalizzazione delle famiglie italiane”, ha spiegato Foti che in un’intervista sulla stampa ha sottolineato le possibilità attraverso Fineco Asset Management in Irlanda di migliorare la redditività del gruppo e offrire migliori servizi al cliente.
Inoltre ha rimarcato l’inevitabile pressione sui margini del settore a causa di Mifid2 e i minori rendimenti prospettici, a cui però FinecoBank è meglio preparata grazie alla sua efficienza e a un costo medio dei prodotti inferiore alla media. Infine, Foti ha osservato il carattere anticiclico del business dell’intermediazione, che aumenta i ricavi quando sale la volatilità. A Piazza Affari il titolo FinecoBank sovraperforma il mercato con un progresso del 2,84% a 9,846 euro. Stamani Equita ha confermato il rating hold e il target price a 9,7 euro sull’azione e Mediobanca Securities il rating neutral con un prezzo obiettivo a 9,50 euro.
Fonte: