di Andrea Montanari
Mercoledì 15 marzo si riunirà il consiglio d’amministrazione delle Generali per l’approvazione dei conti 2016. Sarà la prima occasione formale per fare il punto dopo la rinuncia di Intesa Sanpaolo all’operazione di integrazione industriale. Sul mercato c’è una forte aspettativa, si dice nelle sale operative, per le scelte del management. Ma, l’ad Philippe Donnet, conti a parte, non dovrebbe portare sul tavolo del consiglio operazioni di natura straordinaria, come invece si sente dire da più parti. La compagnia è in grado di camminare con le proprie gambe e di proseguire nell’attuazione dell’ambizioso piano industriale stand alone. Quindi niente mosse azzardate e blitz al di fuori dei confini nazionali. Ma la volontà di concentrarsi sul core business e di proseguire sulla strada della crescita nei mercati ritenuti strategici, ovvero Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna e Svizzera, oltre al Sudamerica (Brasile e Argentina). Con una attenzione particolare all’importante mercato cinese. Ovviamente, al contempo, si faranno valutazioni sull’uscita dei Paesi ritenuti meno profittevoli per migliorare anche la marginalità. Una impostazione, quella di Donnet, che piace anche all’azionista di riferimento, Mediobanca . Ma a Trieste i vertici del Leone non restano certo con le mani in mano. E se al momento non ci sono progetti speciali è certo che tra i tanti mercati che si stanno valutando con attenzione quello in cima alla lista dei desideri è la Germania. Le Generali , infatti, starebbero valutando più d’un dossier sul ricco mercato presidiato da Allianz (uno dei nomi dei potenziali interessati al Leone, che però ha smentito). Ma l’eventuale grande passo non si concretizzerà in tempi brevi, visto che comunque la compagnia italiana è già il secondo player del mercato tedesco. (riproduzione riservata)
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