di Anna Messia
Nel 2016 Carlo Cimbri ha assunto anche l’incarico di group ceo di Unipol e il suo stipendio è cresciuto di conseguenza. Il dato emerge dalla relazione degli amministratori sulle proposte di deliberazione sull’assemblea di Unipol Gruppo Finanziario fissata per il 28 aprile prossimo. I compensi complessivi del manager sono arrivati a 3,4 milioni rispetto ai 2,9 milioni del 2015. Cimbri che è amministratore delegato, membro del comitato di presidenza e direttore generale di Unipol gruppo, ha ricevuto in particolare un compenso fisso di 2,4 milioni, cui si sono aggiunti 950 mila euro di bonus e altri incentivi e 29.579 di benefici non monetari. Il manager, che è anche presidente della controllata Unipol Sai versa invece i circa 900 mila euro del compenso nella capogruppo.
L’assembla di aprile sarà anche l’occasione per cambiare nome alla holding Unipol gruppo Finanziario che si chiamerà solo Unipol gruppo e in forma abbreviata Unipol Spa. Ma bisognerà anche mettere mano alle riserve per sistemare la perdita patrimoniale di 292 milioni che si è venuta a creare per effetto dell’applicazione dei nuovi principi contabili Ias/Ifrs. Unipol gruppo, che ha chiuso il 2016 con un utile di esercizio di 159 milioni, per coprire le perdite del patrimonio, utilizzerà tra l’altro 16,6 milioni di riserve straordinarie apposte quest’anno, i 98,4 milioni presenti nel fondo per acquisto azioni proprie, altri 45 milioni che fanno parte dei fondo per l’acquisto di azioni della controllante, la riserva di concambio (altri 18 mln) e la riserva da rivalutazione (20,7 mln). Mentre, come noto l’80% dell’utile di 159 milioni, sarà distribuito tra gli azionisti. (riproduzione riservata)
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