di Michele Damiani

I piani individuali di risparmio (Pir) potranno essere gestiti da società fiduciarie. È ciò che emerge dalla circolare di Assofiduciaria del 28 marzo che, nell’attesa di chiarimenti da parte dell’agenzia delle entrate, informa le associate sui comportamenti da adottare. Se il Pir viene costituito direttamente dalla società fiduciaria sarà la stessa a essere proprietaria dei titoli e quindi dovrà garantire il rispetto delle condizioni di legge se vuole approfittare del regime fiscale favorevole. Nel caso la fiduciaria fosse intestataria di un Pir acceso da un altro intermediario, come una società di gestione del risparmio, sarà la sgr a dover garantire il rispetto dei requisiti normativi. Il comunicato specifica che ciascun piano di risparmio non può avere più di un titolare e che ogni sottoscrittore deve consegnare all’intermediario incaricato un’autocertificazione attraverso la quale dichiara di non essere in possesso di altri Pir. Queste ultime fattispecie non escludono comunque la possibilità di rivolgersi ad una fiduciaria per l’apertura di un piano individuale di risparmio.
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